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CASI CLINICI
Gazzetta Medica Italiana Archivio per le Scienze Mediche 2014 March;173(3):155-60
Copyright © 2014 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Resezione laparoscopica di un paraganglioma dell’organo di Zuckerkandl
Diez Ares J. Á., Martínez García R., Estellés N., Sospedra R., García Lozano A.
General Surgery Department Hospital Dr. Peset, Valencia, Spain
Secondo la definizione fornita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization, WHO), i feocromocitomi sono “tumori che originano dalle cellule cromaffini che producono catecolamine nella midollare del surrene”. Il sintomo più frequente è l’ipertensione, che tipicamente si associa a ipercinesia, ipovolemia e vasocostrizione. L’impiego di tecniche di imaging, associate al dosaggio delle metanefrine e catecolamine plasmatiche sulle urine delle 24 ore, è fondamentale per la diagnosi e la localizzazione dei tumori. La resezione chirurgica completa rappresenta il trattamento di prima scelta, non essendo stato dimostrato che il ricorso a chemioterapia e/o radioterapia migliori l’outcome chirurgico. Il Dipartimento di Endocrinologia del nostro ospedale ci ha indirizzato una donna di 53 anni con una diagnosi di paraganglioma. La patologia si era manifestata con episodi ipertensivi caratterizzati da una pressione arteriosa media di 196/119 mmHg e diaforesi, cui si era anche associata una significativa perdita di peso nel mese precedente. I parametri ormonali determinati sulle urine delle 24 ore hanno evidenziato un innalzamento delle normetanefrine (6488 μg/24h) e dell’acido vanilmandelico (19,6 mg/24h). Alla PET-TC è stata rilevata una massa tumorale ad intenso metabolismo localizzata nell’area intrapelvica, con origine a livello della biforcazione aorto-iliaca ed estensione all’epigastrio. Effettuata la diagnosi si è deciso di procedere al trattamento chirurgico, in previsione del quale, 8 giorni prima dell’intervento, è stato iniziato un trattamento preoperatorio con un agente bloccante alfa-adrenergico (doxazosina 4 mg/die). L’intervento è stato iniziato e concluso per via laparoscopica. L’intera degenza ospedaliera è durata 72 ore senza evidenza di complicanze post-chirurgiche immediate, e la pressione arteriosa ha mostrato un abbassamento significativo con valori di 140/90 mmHg alla dimissione. La paziente ha manifestato segni di tolleranza e transito precoci, con una limitata richiesta di analgesia.