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Gazzetta Medica Italiana Archivio per le Scienze Mediche 2004 December;163(6):309-15

Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Organizzazione sanitaria della 76° adunata degli alpini di Aosta

Millo P. 1, Vettorato C. 2, Visetti E. 3, Lopresti G. 4, Mandia C. 5

1 Responsabile Sanitario Regionale, Comitato Regionale Croce Rossa Italiana Aosta, Responsabile Corpo Militare CRI VdA, Dirigente Medico U.O., Chirurgia Generale-Aosta; 2 Responsabile 118 Valle d’Aosta; 3 Responsabile Servizio di Anestesia e Rianimazione, Ospedale Regionale di Aosta; 4 Responsabile Servizio Sanitario, Centro Addestramento Alpino, Aosta; 5 Capo servizio sanitario, Polizia di Stato, Questura di Aosta


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Dal 9 all’11 maggio 2003 circa 300 000 persone, provenienti da tutta Italia, ma anche da Venezuela, Canada, Argentina, Messico, Brasile, Perù, Cile, Uruguay e Sudafrica si sono dati appuntamento ad Aosta dipingendo tutta la Valle con i colori del nostro tricolore.
Nel periodo 9-11 maggio sono stati eseguiti 1 148 interventi di cui il 37% per patologia cardiocircolatoria, il 35% traumatica, il 6% etilica, il 4% intossicazioni e patologie respiratorie, il 3% patologia neurologica (escluse rilevazioni di pressione arteriosa, somministrazione di analgesici). La distribuzione per sesso è stata: 87% maschi e 13% femmine.
Il tempo medio di intervento, dal momento dell’ingresso nel PMA alla dimissione, è stato di 19 minuti per la maggior parte degli interventi (con estremi tra 5 minuti e 4.5 ore).
I pazienti sono stati dimessi dai vari PMA nel 78,7% dei casi, il 9,8% al PMA di zona, il 4,4% ricoverati all’Ospedale dell’ANA, mentre solo il 7% è stato indirizzato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Regionale e lo 0,25% al CTO di Torino. Nessun decesso è stato registrato.
L’efficacia del sistema di filtro con PMA disseminati sul territorio ha dimostrato la propria efficacia con un numero di ricoveri estremamente ridotti sia all’ospedale dell’ANA che all’Ospedale Regionale e si è dimostrata essere la carta vincente della sfida dell’Adunata.
I costi inerenti a simili operazioni, per la varietà dei fattori interessati, sono molto difficili da quantificare e sensibilmente alti, e per questa ragione risulta necessario rivolgersi ad enti di Volontariato che possono essere in grado di garantire strutture e personale ad alta professionalità e a costi contenuti.

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