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ARTICOLI ORIGINALI   

Gazzetta Medica Italiana Archivio per le Scienze Mediche 2004 December;163(6):261-4

Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

La speculoscopia nella diagnosi delle lesioni displastiche della cervice uterina

Papadia L. S.

U.U.O.O. Ginecologia-Ostetricia, Ospedale Civile «San Paolo», Civitavecchia (Roma)


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Obiettivo. La speculoscopia è una nuova tecnica proposta da alcuni autori per la diagnosi precoce delle lesioni displastiche della cervice uterina. Ci si propone pertanto di verificare la sua utilità ed efficacia.
Metodi. Dall’ottobre 1999 all’ottobre 2000 abbiamo condotto un’indagine prospettica. Fra le donne che afferivano al nostro ambulatorio di colposcopia abbiamo selezionato 100 pazienti che nell’anamnesi non presentavano precedenti citologie positive o terapie immunosoppressive o pregressi interventi distruttivi o escissionali sulla cervice uterina. Per età sono state divise in 2 gruppi. A tutte le pazienti sono stati effettuati Pap-test e speculoscopia. Le donne che presentavano uno o entrambi questi test positivi sono state avviate all’esame colposcopico e bioptico.
Risultati. Il Pap-test è risultato positivo nel 23% dell’intera popolazione, la speculoscopia nel 39%; la concordanza tra le 2 metodiche si è avuta solo nel 21%. Tali valori crescono se analizziamo le 50 pazienti più giovani essendo queste ultime a maggior rischio per patologia virale e displastica. L’alto valore della positività isolata della speculoscopia ha fatto si che un numero maggiore di pazienti sia stato sottoposto a colposcopia e biopsia.Va inoltre segnalato che la speculoscopia su 18 casi risultati negativi alla citologia ha evidenziato 4 (pari al 22,2%) confermati positivi dall’esame colposcopico e bioptico. Piena concordanza tra citologia e speculoscopia nel mettere in evidenza le HGSIL.
Conclusioni. La speculoscopia ha comportato alcuni vantaggi nella diagnosi delle lesioni displastiche della cervice uterina inviando però molte pazienti alla colposcopia. Pensiamo pertanto possa essere utilizzata in particolari realtà nelle quali la colposcopia non sia presente.

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