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ARTICOLI ORIGINALI   

Gazzetta Medica Italiana Archivio per le Scienze Mediche 2004 April;163(2):31-5

Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Differenze significative tra sesso maschile e femminile in una nostra casistica di pazienti in AIDS

Pellicanò S., Calzone R., Terra M., Terra L.

Divisione di Malattie Infettive, Ospedale «S. Giovanni di Dio», ASL 5, Crotone


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Obiettivo. Oggi le donne sono il gruppo a maggior rischio di infezione da HIV, hanno una maggiore propensione per la progressione della malattia e muoiono prima degli uomini per un ritardo della diagnosi o di inizio del trattamento. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare se fattori fisiologici, sociali o psicologici, caratterizzano l’infezione da HIV nel sesso femminile.
Metodi. Nel periodo gennaio 1990-agosto 2003 abbiamo assistito 437 pazienti affetti da AIDS, 375 di sesso maschile (86%) e 67 di sesso femminile (14%). Dall’aprile 1994 a dicembre 1996 abbiamo inoltre seguito 15 pazienti, 11 maschi (86%) e 4 femmine (14%) in assistenza domiciliare.
Risultati. Nel nostro studio alla sieroconversione le donne hanno presentato un numero di CD4 superiore a quello degli uomini e tale differenza è rimasta costante fino alla morte; la carica virale è risultata inferiore a quella degli uomini ma tale differenza tende a scomparire nel tempo, l’alterazione dei livelli lipidici è risultato maggiore nelle donne; la redistribuzione dei grassi nelle donne ha interessato soprattutto seno e vita. Fattori associati alla malnutrizione sono risultati: inappetenza, lesioni orali e/o esofagee, ansia, depressione, diarrea, basse condizioni socio-economiche, mancanza di denti. La ricerca sociale ha evidenziato una migliore compliance nelle donne arruolate in assistenza domiciliare e/o con adeguato supporto nutrizionale, psicologico e sociale.
Conclusioni. Il nostro studio ha stabilito che esistono differenze significative rispetto alla progressione verso l’AIDS e nel decorso clinico nei 2 sessi. Un’appropriata gestione dell’infezione nelle sieropositive deve includere il counselling dietologico e un adeguato supporto psico-sociale. Le differenze di genere rispetto ai CD4 e alla carica virale potrebbero rappresentare il razionale per una revisione delle linee-guida per le donne, originariamente elaborate per una popolazione prevalentemente maschile.

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