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Gazzetta Medica Italiana Archivio per le Scienze Mediche 2001 June;160(3):105-10
Copyright © 2001 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Patologie cardiovascolari e termalismo: quali i reali impieghi terapeutici?
Rosati E., Aracri N., Bottone A., Cau C., Scotti E.
U.o.d. Divisione Medicina 4, Azienda Ospedaliera «San Giovanni-Addolorata» - Roma
I disturbi cardiovascolari in corso di trattamento termale risultano essere un tema trascurato se non totalmente ignorato dalla Letteratura, a causa di più o meno evidenti interessi economici. Tuttavia, durante la cura, la fase iniziale di adattamento può sfociare in una vera e propria crisi termale, che in genere occorre tra il V e l’VIII giorno, con conseguente riacutizzazione della malattia in atto. L’apparato cardiovascolare, pertanto, potrebbe risentire negativamente della cura crenoterapica, il che comporterebbe oltre alla sua interruzione, il peggioramento delle condizioni cliniche ed emodinamiche del paziente.
Gli Autori analizzano, in chiave critica, l’utilizzo terapeutico dei mezzi termali per la cura delle patologie cardiovascolari, con l’intento di individuare i reali benefici, i potenziali rischi e le controindicazioni che essi comportano, alla luce di recenti studi che indicano sempre di più le cure termali come valido strumento terapeutico non farmacologico ed alternativo nei confronti di numerose affezioni sia cardiache che vascolari.