Home > Riviste > Gazzetta Medica Italiana Archivio per le Scienze Mediche > Fascicoli precedenti > Gazzetta Medica Italiana Archivio per le Scienze Mediche 2000 August;159(4) > Gazzetta Medica Italiana Archivio per le Scienze Mediche 2000 August;159(4):129-33

ULTIMO FASCICOLO
 

JOURNAL TOOLS

Opzioni di pubblicazione
eTOC
Per abbonarsi
Sottometti un articolo
Segnala alla tua biblioteca
 

ARTICLE TOOLS

Estratti
Permessi
Share

 

ARTICOLI ORIGINALI   

Gazzetta Medica Italiana Archivio per le Scienze Mediche 2000 August;159(4):129-33

Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Ipertensione arteriosa e trattamento dietologico. Nostra casistica

Terra L. 1, Pellicanò S. 1, Calzone R. 2, Dattola O. L. 1, Mandica D. 2

1 Regione Calabria - ASL n. 5, Ospedale «S. Giovanni di Dio» - Crotone, Divisione di Malattie Infettive; 2 Regione Calabria - ASL n. 5, Ospedale «S. Giovanni di Dio» - Crotone, Dietista


PDF


Obiettivo. Fattori etiologici dell’ipertensione arteriosa sono considerati l’età, la razza, le caratteristiche genetiche, l’obesità e fattori alimentari.
Diversi fattori della dieta, infatti, come il sodio, il potassio, la caffeina, l’alcol ed i lipidi possono svolgere un ruolo importante nella sua etiologia, terapia e prevenzione.
In base ad alcune caratteristiche emodinamiche è possibile la distinzione in: forma stabilizzata dell’età media; ipertensione dell’anziano; borderline; dell’obeso; della razza negra.
Lo scopo dello studio è stato considerare la correlazione tra ipertensione arteriosa e dieta in una nostra casistica.
Metodi. Nel periodo 1994-1998 su 2031 persone assistite ricoverate in Divisione per patologia infettiva, 99 (5%), di cui 36 maschi e 63 femmine, di età compresa tra 24 e 91 anni (media 57,5) erano anche affetti da patologia ipertensiva.
Criterio di inclusione è stato la presenza di ipertensione arteriosa.
Risultati. I pazienti ipertesi potrebbero essere classificati in due gruppi: sensibili al sale con conseguente ipertensione in seguito a carico di sodio e quelli insensibili che, eliminando più sodio con le urine, presentano un minore incremento ponderale. Il sodio, l’alcol e la caffeina portano ad un incremento della pressione arteriosa, mentre viceversa una dieta ricca di potassio contribuisce ad una sua diminuzione.
L’ipertensione nel soggetto in età avanzata è caratterizzata dalle elevate resistenze periferiche totali che imponendo un postcarico elevato accelerano il declino funzionale del ventricolo sinistro favorendo la comparsa dello scompenso cardiaco.
Un eccesso di lipidi della dieta comporta un incremento del colesterolo con conseguente incrementato rischio di patologia coronarica mentre l’obesità è un fattore di rischio di complicanze cardiovascolari.
Conclusioni. Il trattamento dietologico dell’ipertensione arteriosa è di basilare importanza. La restrizione salina è un aspetto notevole nello schema dietologico di trattamento.
Alla luce dei nostri risultati si evince l’importanza di un’accurata anamnesi dietologica per la valutazione delle abitudini alimentari del soggetto e l’adeguatezza della sua dieta e l’importanza di un adeguato counseling dietologico anche a scopo preventivo.

inizio pagina