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CASI CLINICI   

Gazzetta Medica Italiana Archivio per le Scienze Mediche 1999 August;158(4):121-6

Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Osteoporosi, disordini cardiovascolari ed ematologici, una triade della toxoplasmosi cronica e talidomide

Barbosa Vosgerau J. C.

Centro Municipal de Especialidades, Secretariat of Health from Ponta Grossa


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L’osteoporosi è oggi una certezza per la donna, tuttavia non è giusto correlarla alla menopausa. L’osteoporosi può presentarsi anche nel maschio, nei giovani o associata a diverse malattie. La toxoplasmosi cronica può colpire diversi organi, anche tessuti articolari ed ossei. Viene descritto di un caso di tre pazienti, due maschi ed una femmina con osteoporosi che manifestavano sintomatologia dolorosa severa alle ossa ed alle articolazioni non trattabile con i corticosteroidi, antinfiammatori, calcio, calcitonina, che è scomparsa o si è notevolmente ridotta con farmaci specifici per il trattamento della toxoplasmosi ed in particolare quando tali farmaci erano associati a talidomide 6,5 g/die. Il dolore osteoarticolare in questi pazienti era associato a disordini cardiovascolari ed ematologici quali ipertensione/ipotensione, insufficienza cardiaca congestizia grave ed aritmie, shock settico, l’ipercolesterolemia/ipocolesterolemia, ipertrigliceridemia, calcificazioni aortiche, anemia cronica, eosinofilia, basofilia, leucocitosi, neutropenia, neutrofilia, trombocitosi non responsiva ai comuni trattamenti. Il miglioramento del dolore osteo-articolare era correlato al miglioramento dei disordini cardiocircolatori ed ematologici così come il deterioramento del complesso osteoarticolare era correlato al deterioramento cardiovascolare ed ematologico. È stato ipotizzato che l’IFN-γ abbia un ruolo centrale nelle patofisiologia della toxoplasmosi e che questi disordini siano correlati con intossicazione dell’ospite da IFN-γ, TNF-α e IFN-α dovuto a toxoplasmosi. Sembrerebbe che questi disordini osteoarticolari, cardiovascolari ed ematologici non siano malattie differenti ma la stessa risposta in organi differenti allo stesso stimolo — elevati livelli nell’ospite di citochine dovute alla presenza di organismi patogeni intracellulari come il toxoplasma.

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