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  2011 HELICOBACTER PYLORI 

Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2011 December;57(4):369-77

Copyright © 2011 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Aspetti nutrizionali dell’infezione da Helicobacter pylori

Vitale G., Barbaro F., Ianiro G., Cesario V., Gasbarrini G., Franceschi F., Gasbarrini A.

Internal Medicine Department. Catholic University of the Sacred Heart, Gemelli Hospital, Rome, Italy


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L’Helicobacter Pylori è un batterio gram-negativo che infetta la mucosa dello stomaco, determinando un’infiammazione cronica. Esso rappresenta l’agente eziologico più importante della gastrite cronica, dell’ulcera peptica e del linfoma gastrico primitivo ed è, inoltre, uno dei fattori favorenti lo sviluppo del cancro gastrico. Numerose studi hanno dimostrato la correlazione tra l’infezione da H. Pylori e il malassorbimento di nutrienti essenziali, come il ferro, le vitamine B12, A, C, E, l’acido folico. In particolare, le evidenze scientifiche sull’associazione tra infezione da H. Pylori ed anemia ferropriva sono tali che le attuali linee guida europee raccomandano l’eradicazione dell’infezione in pazienti con anemia sideropenica non altrimenti spiegata. Si suppone che il principale meccanismo patogenetico correlato al malassorbimento di queste sostanze sia la modificazione, indotta dalla presenza del batterio, del pH intragastrico (ipo-, acloridria). La gastrite cronica conseguente all’infezione da H. Pylori, inoltre, determina una diminuizione delle cellule che producono la grelina, con conseguente riduzione del livello di questo ormone, ed un concomitante aumento del rilascio di leptina e gastrina. Queste modificazioni ormonali diminuiscono l’appetito e favoriscono l’insorgenza di sintomi dispeptici. L’eradicazione dell’infezione da H. Pylori si è rivelata, d’altra parte, in grado di favorire l’incremento dei livelli sierici di ferro e vitamina B12 e di aumentare l’assorbimento delle vitamine A ed E, delle proteine e dei lipidi. Nei Paesi in via di sviluppo, infine, la presenza dell’infezione da H. Pylori è stata associata alla malnutrizione in età pediatrica, come conseguenza del malassorbimento di nutrienti e dell’aumentata suscettibilità alle infezioni del tratto gastroenterico causata dall’ipocloridria indotta dal batterio.

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