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Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2011 December;57(4):361-7
Copyright © 2011 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Ischemia miocardica durante colangiopancreatografia retrograda endoscopica - Un problema reale?
Vieira A. M. 1, Matias N. 2, Cremers M. I. 1, Mangualde J. 1, Freire R. 1, Cortez J. 2, Carradas C. 3, Silvestre I. 3, Oliveira A. P. 1 ✉
1 Department of Gastroenterology, Centro Hospitalar de Setúbal, Hospital de São Bernardo, Setúbal, Portugal; 2 Department of Anesthesiology, Centro Hospitalar de Setúbal, Hospital de São Bernardo, Setúbal, Portugal; 3 Department of Cardiology, Centro Hospitalar de Setúbal, Hospital de São Bernardo, Setúbal, Portugal
Obiettivo. È stata documentata la comparsa di ischemia miocardica silente durante colangiopancreatografia retrograda endoscopica (endoscopic retrograde cholangiopancreatography, ERCP), ma la sua rilevanza clinica resta sconosciuta. Questo studio si propone di valutare l’incidenza e i fattori di rischio dell’ischemia miocardica durante ERCP, determinare la presenza o l’assenza di un danno miocardico permanente, e verificare se una sedazione profonda con propofol ha un effetto positivo sull’ischemia miocardica durante ERCP.
Metodi. Cinquanta pazienti sono stati sottoposti a monitoraggio ambulatoriale del segmento ST nel periodo compreso tra 30 minuti prima e 4 ore dopo l’ERCP. È stata effettuata una sedazione profonda con propofol per via endovenosa somministrato da un anestesista. Sono state valutate le variazioni dei segni vitali durante ERCP, è stato effettuato un ECG a 12 derivazioni prima e dopo la procedura, e sono stati controllati gli enzimi cardiaci.
Risultati. Durante ERCP, è stata riscontrata un’ischemia cardiaca silente in un solo paziente (2%). Questo paziente di 64 anni non ha sviluppato episodi di ipossiemia, tachicardia o ipotensione durante l’esame. Nessuno dei pazienti ha mostrato alterazioni degli enzimi cardiaci né del tracciato elettrocardiografico registrato dopo la procedura. Trentasette (74%) pazienti hanno evidenziato alterazioni del ritmo.
Conclusioni. Durante ERCP, sebbene si siano frequentemente osservati disturbi del ritmo, un’ischemia miocardica silente è risultata un evento raro (2%) e privo di rilevanza clinica. In procedure terapeutiche prolungate o complesse come l’ERCP, una sedazione profonda con propofol eseguita da personale esperto si associa ad una riduzione delle complicanze cardiache.