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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2011 December;57(4):345-59

Copyright © 2011 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Il consumo di alcol in seguito a trapianto epatico è associato al danno d’organo

De Simone P. 1, De Geest S. 2, 3, Ducci J. 1, Carrai P. 1, Petruccelli S. 1, Baldoni L. 1, Pollina L. 4, Campani D. 4, Filipponi F. 1

1 General Surgery and Liver Transplantation Unit, Department of Liver Transplantation, Hepatology, and Infectious Disease, University of Pisa Medical School Hospital, Pisa, Italy; 2 Institute of Nursing Science, Faculty of Medicine, University of Basel, Basel, Switzerland; 3 Center for Health Services and Nursing Research, Katholieke Universiteit Leuven, Leuven, Belgium; 4 Department of Pathology, University of Pisa Medical School Hospital, Pisa, Italy


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Obiettivo. Il presente studio retrospettivo, trasversale, a disegno misto e monocentrico ha valutato la capacità del questionario di autovalutazione a 4 domande CAGE (ha mai avvertito la necessità di ridurre il consumo di alcol? è mai stato infastidito da critiche sul suo modo di bere? ha mai provato disagio o senso di colpa per il suo modo di bere? ha mai bevuto alcolici appena alzato?) di prevedere il danno d’organo alcol-correlato del trapianto (dimostrato istologicamente).
Metodi. Sono stati arruolati un totale di 316 pazienti con trapianto epatico tra i sei mesi e i cinque anni. In base a precedenti ricerche, il consumo problematico di alcol è stato definito come qualsiasi punteggio CAGE³ pari o superiore a 1, mentre per la dipendenza da alcol è stato assunto un valore pari o superiore a 2.
Risultati. I responder sono stati 195, 45 (23,1%) con un punteggio CAGE³ pari o superiore a 1 e 30 (15,3%) con un punteggio³ pari o superiore a 2. Dopo il controllo del confondimento, il consumo problematico di alcol è stato associato all’iperlipidemia (P=0,01) mentre la dipendenza da alcol è stata associata al sesso maschile (P=0,01), all’iperlipidemia (P=0,03) e all’alcol come diagnosi nativa (P=0,03). Il consumo problematico di alcol e la la dipendenza da alcol erano entrambi associati a una prevalenza significativamente maggiore del danno d’organo alcol-correlato del trapianto, cioè rispettivamente del 53,3% e del 63,3% (P<0,0001). Pazienti con virus dell’epatite C (HCV) e consumo problematico di alcol hanno mostrato più steatosi (P=0,04), infiltrato portale (P=0,03) e fibrosi pericellulare/perivenulare (P=0,02). La probabilità per i punteggi CAGE da 0 a 4 nel predire danno d’organo alcol-correlato del trapianto è rispettivamente di 0, 5, 2, 7,8, 7,8, e 100.
Conclusioni. Attraverso l’utilizzo di uno strumento di autovalutazione è stata rilevata una prevalenza del 23,1% di consumo problematico di alcol e del 15,3% di dipendenza da alcol tra pazienti con trapianto epatico tra i sei mesi e i cinque anni. Un grado variabile di danno d’organo alcol-correlato del trapianto è stato rilevato rispettivamente nel 53,3% di pazienti con consumo problematico di alcol e nel 63,3% di pazienti con dipendenza da alcol. Pazienti con HCV e consumo problematico di alcol hanno mostrato più steatosi, infiammazione portale e fibrosi pericellulare.
I chirurghi potrebbero migliorare la propria capacità di predire la probabilità di danno d’organo alcol-correlato del trapianto usando il questionario CAGE.

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