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  TRATTAMENTO DELL’EPATOCARCINOMA 

Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2011 September;57(3):311-22

Copyright © 2011 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Firme molecolari e prognosi del carcinoma epatocellulare

Hoshida Y.

Broad Institute of Massachusetts Institute of Technology and Harvard University Cambridge, MA, USA


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La predizione prognostica è una componente essenziale della gestione clinica di pazienti affetti da carcinoma epatocellulare (hepatocellular carcinoma, HCC). I test genomici in rapida evoluzione rappresentano una risorsa flessibile per identificare quelle firme molecolari in grado di predire l’esito clinico dei pazienti in maniera sensibile e specifica. Alcuni studi hanno identificato le firme molecolari di tumori HCC, le quali indicano aggressività biologica che si manifesta tramite l’attivazione di specifici geni e pathway molecolari, quali il MYC, l’AKT, il TGF-beta e l’IGF2, oltre all’inattivazione del pathway del TP53. Nonostante la promessa che le firme ricavate dal tumore potessero giocare un ruolo nella scoperta di target terapeutici, il loro valore di marcatori prognostici sembra essere limitato, soprattutto per l’HCC precoce, il quale è aumentato in seguito a un’efficace implementazione della sorveglianza dell’HCC in pazienti affetti da cirrosi epatica. I tessuti epatici malati non tumorali, invece, si sono rivelati una ricca fonte di informazioni molecolari al fine di rilevare la propensione all’epatocarcinogenesi e alle metastasi tramite la disregolazione dei segnali di crescita e la risposta immunitaria/da stress ossidativo/infiammatoria. Oltre a ciò, le firme derivate dal fegato possiedono rilevanza prognostica a prescindere dallo stadio dell’HCC, suggerendo un loro ruolo di marcatori prognostici. Inoltre, esse potrebbero anche essere utilizzare per lo sviluppo di una terapia chemiopreventiva dell’HCC.

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