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TRATTAMENTO DELL’EPATOCARCINOMA
Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2011 September;57(3):299-309
Copyright © 2011 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Radiologia interventistica per l’epatocarcinoma
Loffroy R. ✉
Department of Vascular and Interventional Radiology, University of Dijon School of Medicine, Bocage Teaching Hospital, Dijon, France
L’epatocarcinoma (hepatocellular carcinoma, HCC) è uno dei tumori primari maligni più frequenti in tutto il mondo. La resezione epatica e il trapianto di fegato sono considerati ottimali nel trattamento potenziale dell’HCC. Tuttavia, soltanto il 20% degli HCCs possono essere trattati chirurgicamente. La maggior parte dei pazienti che non possono essere trattati chirurgicamente devono sottoporsi a procedure interventistiche locoregionali eco- guidate ,incluse le terapie ablative intra-arteriose e percutanee. Nel presente articolo passeremo in rassegna questi approcci interventistici. Le terapie basate su catetere includono emboloterapia / trattamenti chemioterapici (come la chemioembolizzazione trans-arteriosa, l’embolizzazione blanda, la chemioterapia per infusione arteriosa transcatetere e la chemioembolizzazione con microsfere a rilascio controllato di farmaco) e trattamenti radioterapici ( come la radioembolizzazione con ittrio-90 e iniezioni di lipiodol marcato con iodio 131). Gli approcci terapeutici ablativi includono terapie chimiche (come le iniezione di etanolo o di acido acetico) e terapie termiche (come l’ablazione mediante radiofrequenza, la termoterapia laser-indotta, l’ ablazione a microonde, la crioablazione, l’ablazione con ultrasuoni focalizzati ad alta intensità). Ogni metodologia presenta dei vantaggi e degli svantaggi. Negli ultimi decenni, lo sviluppo tecnico degli approcci locoregionali all’HCC ha avuto come esito il continuo ampliamento del range di terapie interventistiche combinate. Nel presente articolo, si utilizzerà un approccio basato sull’evidenza per rivedere il ruolo attuale della radiologia interventistica nella gestione del’HCC inoperabile.