Home > Riviste > Minerva Gastroenterology > Fascicoli precedenti > Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2011 September;57(3) > Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2011 September;57(3):231-40

ULTIMO FASCICOLO
 

JOURNAL TOOLS

Opzioni di pubblicazione
eTOC
Per abbonarsi
Sottometti un articolo
Segnala alla tua biblioteca
 

ARTICLE TOOLS

Estratti
Permessi
Share

 

ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2011 September;57(3):231-40

Copyright © 2011 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Conoscenza dell’infezione da clostridium difficile tra i resident in medicina interna negli Stati Uniti

Navaneethan U. 1, Schauer D. P. 1, Giannella R. A. 2

1 Department of Internal Medicine, University of Cincinnati College of Medicine, Cincinnati, OH, USA 2 Division of Digestive Diseases, University of Cincinnati College of Medicine, Cincinnati, OH, USA


PDF


Scopo. L’infezione da Clostridium difficile (CDI) è la principale causa infettiva di diarrea associata agli antibiotici. L’obiettivo principale di questo studio era valutare il grado di conoscenza e di consapevolezza dei resident (specializzandi) in medicina interna per quanto riguarda l’epidemiologia, il riconoscimento clinico, la diagnosi e la gestione della CDI.
Metodi. È stata condotta un’indagine su 90 resident in medicina interna, distribuiti nei tre anni del percorso formativo post graduate previsto da un programma universitario. L’indagine si basava su un questionario di 20 domande che valutava la conoscenza del resident riguardo all’attuale tendenza epidemiologica, al riconoscimento e alla presentazione clinica, alla diagnosi e alla gestione della CDI.
Risultati. Quarantadue resident su 90 (48%) hanno compilato il questionario. Solo 10 resident su 42 (23.8%) hanno consigliato l’esame riconosciuto come gold standard diagnostico per la CDI. La maggior parte dei resident, cioè 29 su 42 (69%), non erano consapevoli dell’esistenza della CDI nel contesto ambulatoriale e non avrebbero eseguito il test diagnostico della CDI. Solo il 50% dei resident erano consapevoli che la CDI ha un outcome peggiore nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale, e solo 12 su 42 (28.6%) avrebbero condotto una stratificazione del rischio ed attivato un trattamento appropriato dei pazienti. La quasi totalità dei resident (97.6%) ha mostrato di sapere quando è il momento giusto per chiedere una consulenza chirurgica. Non sono emerse differenze significative nel grado di consapevolezza legate all’anno di formazione specialistica (primo anno o anni successivi) o alle scelte professionali (medicina di base o carriera ospedaliera); inoltre, il livello di conoscenza non era correlato con la votazione ottenuta all’esame USMLE per l’abilitazione all’esercizio della professione medica negli Stati Uniti.
Conclusione. I resident in medicina interna hanno mostrato una conoscenza subottimale di molti aspetti del comune problema rappresentato dalla CDI. Si evidenzia la necessità di adottare iniziative educazionali rivolte ai resident di medicina interna, considerando che molti di essi prevedono di lavorare come medici di base o medici ospedalieri e si troveranno quindi a gestire pazienti con CDI.

inizio pagina