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REVIEW  TRATTAMENTO PERIOPERATORIO NEL TRAPIANTO DI FEGATO 

Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2010 September;56(3):261-77

Copyright © 2010 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Monitoraggio emodinamico intraoperatorio durante il trapianto di fegato: obiettivo e strategie

Nissen P., Frederiksen H. J., Secher N. H.

Department of Anesthesia, Rigshospitalet, University of Copenhagen, Denmark


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Con l’introduzione del trapianto di fegato ortotopico (OLT – Orthotopic Liver Transplantation) quasi 40 anni fa, è stato complicato far fronte ai cambiamenti del sistema cardiovascolare che si manifestano durante le diverse fasi dell’operazione chirurgica, a volte associati ad emorragie massive in pazienti critici. Nel presente lavoro verrà trattato il monitoraggio emodinamico del paziente durante il OLT, con particolare attenzione al mantenimento del volume ematico centrale (CBV – Central Blood Volume) del paziente, e verranno elencati i metodi e le strategie che possono essere utili a tale scopo. Si ritiene che un CBV stabile possa mantenere il flusso sanguigno e l’ossigenazione a livello cerebrale e pertanto il benessere del paziente, mentre una riduzione anche minima della pressione arteriosa possa compromettere il flusso sanguigno e l’ossigenazione a livello cerebrale se questa riflette una riduzione di CBV e di conseguenza una riduzione di gettata cardiaca. A tal proposito è generalmente accettato che per i pazienti sottoposti ad OLT la gettata cardiaca (~8 L/min-1) ad anche la saturazione di ossigeno venosa (~85%) sono più elevate di quelle di altre categorie di pazienti se uno dei parametri correlati al flusso - stroke volume cardiaco, gettata cardiaca o saturazione di ossigeno venosa (mista) - non risponde all’infusione di fluidi e pertanto il paziente è detto “normovolemico”. Verrà trattata anche la strategia di somministrazione per il trapianto di fegato è considerata con un’attenzione particolare al controllo emostatico dei fluidi, ovvero la somministrazione bilanciata di globuli rossi, plasma e piastrine in pazienti con emorragie massive.

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