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Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2008 December;54(4):335-46
Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Valore diagnostico dei marker endoscopici nel morbo celiaco dell’adulto: studio prospettico multicentrico italiano
Piazzi L. 1, Zancanella L. 1, Chilovi F. 1, Merighi A. 2, De Vitis I. 3, Feliciangeli G. 4, Borgheresi P. 5, Snider L. 6, Grassi S. A. 7, Manfrini C. 8, Orzes N. 9, Bianco M. A. 10, Cugia L. 11, Lenoci N. 12, Castagnini A. 13
1 Central Hospitla, Bolzano, Italy 2 Policlinic, Modena, Italy 3 Policlinic A. Gemelli, Rome, Italy 4 Umberto I Hospital, Ancona, Italy 5 OO.RR. S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, Salerno, Italy 6 Sant’Anna Hospital, Como, Italy 7 Civil Hospital Bassano del Grappa, Vicenza, Italy 8 Civile Maggiore Hospital, Verona, Italy 9 Civil Hospital, Ospedale Civile, Gorizia, Italy 10 Maresca Hospital, Torre del Greco, Naples, Italy 11 S.S. Annunziata Hospital, Sassari, Italy 12 Valduce Hospital, Como, Italy 13 Borgo Roma Policlinic, Verona, Italy
Obiettivo. Alcuni aspetti endoscopici della mucosa digiunale sono marcatori di danno alla mucosa stessa, di cui la causa più comune è costituita dalla malattia celiaca (MC). L’obiettivo del presente studio è stato di valutare in maniera prospettica il valore diagnostico dei marcatori endoscopici di MC nella popolazione adulta sottoposta ad endoscopia routinaria del tratto digestivo superiore.
Metodi. Il presente è uno studio prospettico multicentrico condotto in 37 centri endoscopici italiani. Sono stati inclusi nello studio 509 pazienti consecutivi sottoposti ad endoscopia routinaria del tratto digestivo superiore, in cui fosse presente uno o più dei seguenti marker endoscopici: 1) pattern a mosaico della mucosa nel bulbo duodenale e/o duodeno discendente (DD); 2) nodularità nel bulbo e/o nel DD; scalloping delle pieghe di Kerkring; 4) riduzione del numero o assenza di pieghe nel DD. 4 campioni bioptici sono stati prelevati nel DD. Nei pazienti con reperti istologici suggestivi di MC secondo la classificazione di Oberhuber, sono stati eseguiti test sierologici (EMA, tTGA) per confermare la diagnosi.
Risultati. All’endoscopia, 249 pazienti hanno presentato un marker endoscopico isolato e 260 hanno presentato più di un marker. 369 pazienti (72,5%) hanno presentato lesioni della mucosa all’esame istologico ed in 347 pazienti la diagnosi di MC è stata confermata dai marker sierologici (94,0%). Per 10 pazienti, la diagnosi è rimasta incerta a causa di una sierologia negativa e dell’esclusione di altre cause di lesioni mucose. Una diagnosi di MC è stata posta nel 61,3% dei pazienti con pattern a mosaico, nel 65,7% dei pazienti con mucosa nodulare, nel 64,4% con scalloping delle pieghe, nel 40,2% dei pazienti con riduzione del numero delle pieghe, nel 61,5% dei pazienti con scomparsa delle pieghe e nel 83,6% dei pazienti con coesistenza di più di un marker. I marker endoscopici hanno presentato un valore predittivo positivo (VPP) del 68% per la diagnosi di MC. I marcatori singolarmente dotati della più alta correlazione con il MC sono stati: mucosa a mosaico del DD (VPP 65,0%), mucosa nodulare nel bulbo e DD (PPV 75,5%), scalloping delle pieghe (VPP 64,4%).
Conclusioni. Lo studio conferma il ruolo importante dell’endoscopia nell’approccio diagnostico al MC, non solo per l’ottenimento di campioni bioptici nei pazienti con sospetto di MC, ma specialmente per l’opportunità di valutare le alterazioni della mucosa duodenale suggestive di MC nella popolazione generale, identificando così i pazienti in cui è utile eseguire una biopsia duodenale.