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Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2008 June;54(2):115-22
Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
L’attività gastroenterologica italiana nella pratica clinica. Lo Studio RING: sei anni di raccolta dati in gastroenterologia
Soncini M. 1, Leo P. 2, Triossi O. 3, Buniolo C. 4
1 Department of Gastroenterology S. Carlo Borromeo Hospital Milan, Italy 2 Department of Gastroenterology Annunziata Hospital Cosenza, Italy 3 Department of Gastroenterology S. Maria delle Croci Hospital Ravenna, Italy 4 CRO Department, QBGROUP s.p.a. Padova, Italy
Obiettivo. I sistemi informativi ospedalieri permettono di conoscere i dati di attività di ogni sua singola Unità Operativa (U.O.) e la complessità della casistica a essa afferente. Non esiste, però, una banca dati “italiana” ufficiale dei reparti di gastroenterologia, in grado di esercitare un reale ruolo di sintesi dell’attività svolta.
Metodi. Il progetto RING (Ricerca INformatizzata in Gastroenterologia), utilizzando un software dedicato, ha raccolto dal 2001 113 237 schede di dimissione ospedaliera (SDO) relative a 55 U.O. di gastroenterologia italiane. Tale casistica permette valutazioni clinico/gestionali circa la casistica afferente a tale tipologia di reparto.
Risultati. Tra gennaio 2001 e dicembre 2006, 55 U.O. di gastroenterologia, hanno complessivamente raccolto 88 240 SDO relative a ricoveri ordinari (RO). Il rapporto tra i pazienti di sesso maschile e quelli di sesso femminile (M:F) è risultato paria a 1:1, l’età media era di 61,3±18,5 anni. La degenza media si è attestata intorno agli otto giorni. Nel tempo si è osservato un significativo decremento del DRG183 (miscellanea di sintomi e diagnosi) (P<0,0001), senza un incremento altrettanto evidente del DRG182 (complicato) passato dal 3,1% al 4,0%. Diagnosi principali più frequenti alla dimissione sono state la cirrosi epatica, postepatitica e alcol-relata, e all’epatocarcinoma, seguite dalla pancreatite acuta e dall’ulcera duodenale e gastrica.
Conclusioni. La banca dati RING permette di osservare il crescente impegno del gastroenterologo nei confronti di pazienti con patologie in passato trattate “inappropriatamente” in ambito chirurgico (DRG204 e 174). Inoltre, evidenzia il decrescere dell’inappropriatezza in ambito gastroenterologico con la riduzione del DRG183 nei RO, senza un “opportunistico” corrispettivo incremento di DRG complicati, quali il 182.