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Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2007 September;53(3):225-30

Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Profilassi con stent della pancreatite post colangiopancreatografia retrograda endoscopica: tassi di migrazione spontanea ed outcome clinici

Chahal P., Baron T. H., Petersen B. T., Topazian M. D., Gostout C. J., Levy M. J.

Division of Gastroenterology and Hepatology Mayo Clinic College of Medicine Rochester, MN, USA


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Obiettivo. Gli stent duttali pancreatici (SDP) diminuiscono il rischio di pancreatite post colangiopancreatografia retrograda endoscopica (post-ERCP pancreatitis, PEP) nei pazienti ad alto rischio. In una coorte di pazienti principalmente trattati per patologia dello sfintere di Oddi, è stato riportato che gli stent 3-Fr migrano spontaneamente più spesso degli stent 5-Fr. Nel presente studio, abbiamo esaminato i tassi di migrazione spontanea degli stent 5-Fr e 7-Fr e la loro efficacia nella prevenzione della PEP in un gruppo più eterogeneo di pazienti ad alto rischio.
Metodi. Abbiamo rivalutato un totale di 4.332 procedure di ERCP eseguite tra il gennaio 2002 e l’agosto 2005, allo scopo di identificare i pazienti sottoposti a posizionamento di SDP. I dati di follow-up sono stati ottenuti dai record elettronici e dal contatto con il medico inviante. Il passaggio dello stent è stato documentato con la radiografia diretta dell’addome.
Risultati. Gli SDP per la profilassi della PEP sono stati posizionati in 236 procedure (232 pazienti) per: sfinterotomia del dotto pancreatico (maggiore o minore, 84), ampullectomia (50), malattia dello sfintere di Oddi (46), precut del dotto biliare (35), dilatazione con pallone di stenosi papillare (9) e incannulamento difficile (8). Gli stent posizionati sono stati: 218 stent 5-Fr (140 di lunghezza 3 cm e 78 di lunghezza ?5) e 28 stent 7-Fr (12 di lunghezza 3 cm e 16 di lunghezza ?5). Dati di follow-up sono stati disponibili in 197 su 246 casi (171 5-Fr, 26 7-Fr) (80%). Venti dei 171 stent 5-Fr sono stati rimossi in elezione mediante esofagogastroduodenoscopia (EGDS) entro 24 h per scelta dell’endoscopista e sono stati pertanto esclusi nell’analisi. Centoventotto dei 151 stent 5-Fr (85%) sono migrati spontaneamente dopo una mediana di 8 giorni, con 23 casi di mancato passaggio e necessità di rimozione mediante EGDS. Fra i 26 stent 7-Fr, uno è stato rimosso nelle prime 24 h. Dei restanti 25, 15 stent (60%) sono migrati spontaneamente dopo una mediana di 16 giorni e 10 hanno richiesto la rimozione endoscopica. Il tasso di migrazione spontanea degli stent 5-Fr è stato: 1) significativamente maggiore rispetto a quello degli stent 7-Fr; 2) significativamente maggiore rispetto a quanto precedentemente riportato (67%) per gli stent 5-Fr; 3) simile a quanto precedentemente riportato (86%) per gli stent 3-Fr. La PEP si è sviluppata nel 15% dei casi (n=36, di cui 24 casi lievi, 11 moderati, 1 severo).
Conclusioni. L’eliminazione spontanea degli stent 5-Fr nei pazienti con indicazione primaria diversa dalla patologia dello sfintere di Oddi è pari a circa l’85%, significativamente più alta rispetto a quanto precedentemente riportato e analoga al tasso di migrazione spontanea degli stent 3-Fr nei pazienti con patologia dello sfintere di Oddi. Gli stent 5-Fr migrano spontaneamente più precocemente e più frequentemente rispetto ai 7-Fr.

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