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  OBESITÀ: LE NUOVE METODOLOGIE DIETOTERAPICHE 

Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2001 December;47(4):223-8

Copyright © 2001 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

L’obesità e il diabete

Magnani L.


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Un approccio terapeutico al paziente obeso diabetico basato sulla modificazione a lungo termine delle abitudini di vita e dietetiche raramente riesce ad ottenere un mantenimento nel tempo del calo ponderale e dei positivi effetti collegati a livello metabolico. E' verosimile che la terapia farmacologia assuma, nei prossimi anni, un ruolo sempre maggiore. Tra i farmaci attualmente disponibili per l'attività clinica, l'orlistat ha mostrato di essere efficace e sicuro, ma solo nei pazienti che accettano di sottoporsi ad una dieta povera di grassi; altrimenti, il suo impiego è gravato da effetti collaterali gastrointestinali molto fastidiosi. La sibutramina è efficace nell'indurre il calo ponderale, ma è controindicata in pazienti ipertesi, neuropatici o epatopatici. Entrambi i farmaci hanno mostrato di migliorare il metabolismo dei carboidrati proporzionalmente all'entità del calo ponderale ottenuto. Le terapie chirurgiche, decisamente efficaci nell'ottenere un effetto a lungo termine in termini di mantenimento del calo ponderale e di miglioramenti metabolici con conseguente riduzione del rischio cardiovascolare, richiedono però equipes chirurgiche altamente specializzate e comportano, sia al momento dell'intervento che nel follow up del paziente operato, un notevole assorbimento di risorse.

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