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OBESITÀ: LE NUOVE METODOLOGIE DIETOTERAPICHE
Minerva Gastroenterologica e Dietologica 2001 December;47(4):181-6
Copyright © 2001 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Fluidità di membrana e obesità. Il corretto approccio alimentare
Cestaro B., Cazzola R., Rondanelli M., Ferrari E.
La modificazione del profilo dei grassi della dieta è in grado di modulare l'aumento del peso e l'adiposità. Tutto ciò può avvenire come conseguenza della variazione di fluidità delle membrane cellulari, in particolare del tessuto muscolare periferico.
La diminuita disponibilità con la dieta di acidi grassi poliinsaturi (in particolare della serie w-3), che sono ijn grado di fluidificare le membrane, unitamente all'eccessivo apporto di acidi grassi saturi e di colesterolo, che sono al contrario in grado di promuovere l'irrigidimento delle membrane stesse, comporta una progressiva immobilizzazione delle proteine e delle glicoproteine delle membrane ed una conseguente diminuzione delle loro capacità funzionali. Il particolare a livello muscolare risulta diminuita l'efficienza del recettore insulinico. Il risultato che ne consegue è un aumento dei valori di insulinemia ed un incremento insulino-dipendente della velocità di sintesi epatica di lipoproteine VLDL arricchite in grassi saturi e colesterolo. L'aumento di queste lipoproteine promuove l'accumulo di grassi a livello del tessuto asdiposo e l'ulteriore irrigidimento delle membrane delle cellule muscolari con conseguente aggravio della sensibilità al glucosio dei recettori insulinici del tessuto muscolare. Una dieta ricca di acidi grassi poliinsaturi ed antiossidanti (vitamine ed oligoelementi), nonché di aminoacidi essenziali e che privilegi i carboidrati complessi (amido e amilopectina) rispetto agli zuccheri semplici (glucosio, fruttosio, saccarosio, lattosio, ecc.) può contribuire significativamente al mantenimento del corretto grado di fluidità delle membrane ed al mantenimento del peso fisiologicamente adeguato.