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Minerva Gastroenterologica e Dietologica 1999 March;45(1):29-42

Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese, Italiano

La nutrizione nel paziente con trauma cranico

D’Andrea F., Riso S.


Full text temporaneamente non disponibile on-line. Contattaci


Il trauma cranico innesca una risposta sistemica caratterizzata da: ipermetabolismo, ipercatabolismo, risposta di fase acuta, immunodepressione, iperglicemia, aumentati livelli ematici di ormoni controregolatori, aumentati livelli ematici ed intraventricolari di citochine, funzionalità gastrointestinale alterata. Una nutrizione precoce ed adeguata, sia enterale che parenterale, è considerata una componente terapeutica essenziale ed è stato dimostrato essere in grado di migliorare l¹outcome. Recenti studi segnalano che la nutrizione enterale è più efficace della nutrizione parenterale nel mantenere l¹integrità della mucosa gastrointestinale, nel ridurre l¹incidenza della sepsi e nel ridurre il rischio di translocazione batterica. Quindi, la via da preferire per la somministrazione dei nutrienti deve essere quella enterale. A causa dell¹elevata incidenza di gastroparesi la nutrizione per via enterale può risultare difficoltosa. Comunque, molti vantaggi della nutrizione enterale precoce possono essere ottenuti anche se il paziente riceve solo 1/3 dei fabbisogni. Una supplementazione parenterale può essere utilizzata sino a che la nutrizione enterale diventi adeguata. La modulazione della risposta al trauma attraverso la somministrazione di nutrienti specifici come l¹arginina sembra migliorare la risposta immunitaria in pazienti critici, ma ciò non è stato specificatamente dimostrato nei pazienti dopo trauma cranico. Le ricerche future dovrebbero mirare a definire il supporto nutrizionale ottimale utilizzando nutrienti e regimi nutrizionali specifici al fine di migliorare l¹outcome dei pazienti con trauma cranico.

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