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Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2013 October;148(5):493-9
Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
L’importanza della biopsia del linfonodo sentinella nel trattamento del melanoma cutaneo
Crowson A. N. 1, 2, 3, 4, Haskell H. 4 ✉
1 Department of Dermatology University of Oklahoma and Regional Medical Laboratories St. John Medical Center, Tulsa, OK, USA; 2 Department of Pathology, University of Oklahoma and Regional Medical Laboratories St. John Medical Center, Tulsa, OK, USA; 3 Department of Surgery, University of Oklahoma and Regional Medical Laboratories St. John Medical Center, Tulsa, OK, USA; 4 Regional Medical Laboratories St. John Medical Center, Tulsa, OK, USA
L’uso della biopsia del linfonodo sentinella (sentinel lymph node biopsy, SLNB) è passato da una tecnica sperimentale a una procedura ora ampiamente accettata per il carcinoma della mammella e per il melanoma cutaneo. Lo stato del linfonodo sentinella è strettamente correlato alla sopravvivenza nei pazienti con melanoma ed è utilizzato in molti centri per determinare quali pazienti possano trarre beneficio dalla linfoadenectomia elettiva e dalla possibile chemioterapia. Le evidenze desumibili indicano che, se abbinata a linfoadenectomia di completamento, la SLNB può prolungare la sopravvivenza nei pazienti con malattia metastatica; tuttavia, prosegue la controversia in merito al limite minimo che definisca la grandezza di un deposito metastatico di livello significativo. Inoltre, molti centri stanno valutando la SLNB per aiutare a stratificare il rischio di lesioni melanocitarie di potenziale maligno incerto.