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IMMUNOLOGIA DEI DISORDINI DELLA PELLE
Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2011 April;146(2):127-42
Copyright © 2011 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Ruolo della microscopia ad immunofluorescenza in dermatologia
Pohla-Gubo G. 1, Kraus L. 2, Hintner H. 3 ✉
1 Laboratory for Immunology, Allergology and Molecular Diagnostics, Department of Dermatology, Paracelsus Medical University Salzburg, Salzburg, Austria; 2 Krankenhaus Barmherzige Brüder, Salzburg, Austria; 3 Department of Dermatology, Paracelsus Medical University Salzburg, Salzburg, Austria
Questo articolo fornisce una visione generale della maggior parte delle patologie cutanee dermatologiche ed infettive in cui la microscopia ad immunofluorescenza (IF) costituisce uno strumento importante, talvolta decisivo nella diagnosi. Vengono elencate in tabella le patologie autoimmuni bollose come il pemfigo e le malattie pemfigoidi, le collagenopatie, le vasculiti, le patologie meccanico-bollose, gli agenti infettivi cutanei e i corrispondenti reperti IF. Inoltre, gli Autori descrivono diversi metodi IF e aspetti fondamentali relativi alla biopsia e all’invio dei campioni per le analisi. Le caratteristiche cliniche dell’ampio spettro di patologie cutanee vengono associate ai risultati della microscopia IF, e il valore di particolari indagini come il “salt split skin test” (SSST) o il “antigen mapping” (AM) viene dimostrato nell’ambito di caratteristiche cliniche identiche o atipiche. La microscopia ad immunofluorescenza non ha perso il suo valore e dovrebbe essere effettuata in ogni centro dermatologico nel senso di “Non sbagliare diagnosi per non aver fatto una IF!”