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Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2003 October;138(5):363-75
Copyright © 2003 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Le alopecie cicatriziali acquisite primitive. Inquadra-mento e criteri diagnostici
Fabbri P., Amato L., Chiarini C., Massi D., Moretti S.
Clinica Dermatologica II Dipartimento di Scienze Dermatologiche Università degli Studi di Firenze, Firenze
Con il termine generico di alopecia cicatriziale (AC) si identifica un gruppo di affezioni caratterizzate da una caduta permanente dei capelli o dei peli morfologicamente contraddistinte da atrofia e sclerosi che coesistono in misura diversa tra loro.
Si distinguono 2 forme di AC acquisita: le forme primitive e le forme secondarie. Nell’alopecia cicatriziale acquisita primitiva (ACAP) il bersaglio della reazione infiammatoria è il follicolo; nell’alopecia cicatriziale secondaria il follicolo è soltanto un «innocent bystander»: la reazione infiammatoria interessa cioè primitivamente la cute interfollicolare e distrugge il follicolo solo in un momento successivo e in modo del tutto aspecifico. La caratteristica istologica dell’infiltrato cellulare perifollicolare permette di distinguere 2 forme di ACAP: le forme linfocitarie e le forme neutrofiliche. Tra le forme linfocitarie abbiamo incluso: a) la pseudoarea di Brocq; b) il lichen planus pilare; c) il lupus eritematoso cronico discoide; d) l’alopecia cicatriziale centrale centrifuga. Tra le forme neutrofiliche abbiamo incluso: a) la follicolite decalvante; b) la «tufted folliculitis»; c) la dermatosi pustolosa erosiva del cuoio capelluto; d) la cellulite dissecante; e) l’acne cheloidea.
Per ciascuna di queste varietà sono stati precisati i criteri diagnostici clinici, istopatologici e immunopatologici distintivi sulla base della casistica studiata negli ultimi 10 anni presso il Dipartimento di Scienze Dermatologiche dell’Università di Firenze.