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Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2000 August;135(4):445-57
Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Attualità in dermoscopia
Argenziano G., Soyer H. P.
Università degli Studi Federico II - Napoli Clinica Dermatologica * Università di Graz, Austria Clinica Dermatologica
La dermoscopia rappresenta una tecnica non invasiva per la diagnosi delle lesioni pigmentate cutanee che permette di visualizzare parametri morfologici non visibili ad occhio nudo, divenendo così l’anello di congiunzione fra la dermatologia clinica macroscopica e la dermatopatologia microscopica.
La storia recente della dermoscopia inizia nel 1987, quando per la prima volta viene pubblicato un metodo sistematico per la diagnosi dermoscopica delle lesioni pigmentate cutanee, che prende il nome di analisi di pattern. Secondo una recente revisione critica della letteratura, la dermoscopia permette di migliorare la diagnosi di melanoma del 10-27% rispetto alla sola osservazione clinica, e per questo motivo, tale metodica viene oggi diffusamente impiegata nell’attività di screening delle lesioni pigmentate. Questo fenomeno è anche la diretta conseguenza del recente sviluppo di nuovi algoritmi diagnostici, come la regola dell’ABCD e il 7-point checklist, che consentono una valutazione semplificata dei criteri diagnostici dermoscopici. Va inoltre sempre più affermandosi il concetto di integrazione dell’esame dermoscopico nel contesto della valutazione clinica globale del paziente che consente di migliorare ulteriormente la diagnosi preoperatoria del melanoma rispetto ai differenti metodi di osservazione presi singolarmente.
Nuovi strumenti di analisi dermoscopica digitale rendono oggi più facile ed obiettivo il monitoraggio nel tempo di lesioni neviche moderatamente atipiche, soprattutto di soggetti con elevato numero di nevi, la cui asportazione simultanea sarebbe praticamente impossibile.
Un innovativo approccio diagnostico è rappresentato dalla teledermoscopia, di grande ausilio specialmente in aree geografiche in cui i dermatologi non sono disponibili, perché contribuisce a ridurre tempo di attesa nelle cliniche dermatologiche e a risparmiare sulla spesa pubblica, fornendo allo stesso tempo un servizio più rapido, attendibile ed efficiente.
Nell’ottica di rendere la diagnosi di melanoma affidabile anche nelle mani di clinici non esperti, sono in corso di sperimentazione nuovi strumenti per l’analisi d’immagine automatica, che partiti dallo studio delle caratteristiche cliniche macroscopiche, si stanno dirigendo sempre più verso l’analisi digitale degli aspetti dermoscopici delle lesioni pigmentate.