![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
CASI CLINICI
Chirurgia 2013 April;26(2):133-5
Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Trapianto renale da cadavere in un paziente con nefropatia da anemia falciforme secondaria alla malattia falciforme da HbSC
Giorgakis E., Cacciola R., Puliatti C.
Department of Transplantation and Vascular Access Surgery Royal London Hospital, Barts & The London NHS Trust London, UK
La malattia da emoglobina falciforme (hemoglobin sickle cell, HbSC) è responsabile del 20-30% delle anemie falciformi nella popolazione di origine africana. La nefropatia cronica è presente nel 30% di tali pazienti. Il trapianto renale mostra il miglior tasso di sopravvivenza a lungo termine nella nefropatia falciforme in stadio terminale. In tutto il mondo, è stato descritto uno scarso numero di trapianti renali in pazienti con HbSC. Il presente articolo descrive il caso di un paziente con nefropatia da HbSC in stadio terminale sottoposto a trapianto renale da un donatore a cuore fermo. È stata posta un’enfasi particolare sulla descrizione delle misure prese al fine di prevenire e ridurre gli effetti nocivi della falcizzazione nel periodo peri-trapianto.