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Chirurgia 2012 December;25(6):423-8

Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Anestesia generale versus anestesia locale per l’endoarteriectomia carotidea: l’esperienza in Australia Occidentale

Thomas S. D. 1, 2, Norman P. E. 2, Temple S. E. L. 3, Vijayan V. 1, Mwipatayi B. P. 1, 2

1 Department of Vascular Surgery, Royal Perth Hospital, Perth, Australia; 2 School of Surgery, University of Western Australia, Perth, Western Australia; 3 School of Medicine and Pharmacology, University of Western Australia, Perth, Western Australia


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Obiettivo. I risultati dello studio GALA (anestesia generale [GA] versus anestesia locale [LA] nella chirurgia della carotide) non hanno mostrato nessuna differenza significativa tra i due metodi anestetici. Le variazioni nelle pratiche chirurgiche e anestetiche tra i centri dello studio non sono state prese in considerazione; pertanto, le differenze avrebbero potuto influenzarne gli esiti. Obiettivo del presente studio è stato quello di riportare l’esperienza in Australia Occidentale con l’utilizzo della GA versus LA per l’endoarteriectomia carotidea, con particolare attenzione all’analisi del follow-up ecografico, al fine di determinare la progressione della malattia.
Metodi. I metodi hanno seguito il protocollo dello studio GALA come pubblicato in precedenza. Abbiamo analizzato i risultati per tutti i pazienti dello studio reclutati in Australia Occidentale. L’ecografia duplex delle arterie carotidi omolaterali e controlaterali è stata effettuata un mese e un anno dopo la procedura per determinare se si fosse verificata una progressione della malattia.
Risultati. Tutti gli ottanta pazienti sottoposti a endoarteriectomia carotidea sono stati analizzati nel presente studio: 47 randomizzati nel gruppo GA e 33 nel gruppo LA. Sei pazienti del gruppo GA e un paziente del gruppo LA hanno sono stati sottoposti a crossover nell’altro gruppo. Non vi erano differenze significative nelle caratteristiche basali dei pazienti, nell’utilizzo dell’angioplastica con patch o nell’utilizzo degli shunt. Non vi erano differenze statisticamente significative tra i due gruppi per quanto concerne gli esiti primari (ictus di qualsiasi tipo, infarto del miocardio o decesso) al momento delle dimissioni o a un mese di follow-up. Al follow-up ecografico, vi era una tendenza verso una maggiore restenosi omolaterale grave nel gruppo LA rispetto al gruppo GA ma ciò non ha raggiunto nessuna significatività statistica.
Conclusioni. L’esperienza in Australia Occidentale con l’anestesia generale versus anestesia locale nell’endoarteriectomia carotidea suggerisce che non vi siano differenze significative nell’esito tra i due gruppi. Tale riscontro dimostra che i risultati dello studio GALA sono replicabili nei singoli centri nonostante le differenze nelle pratiche. Il follow-up ecografico suggerisce che il tasso di restenosi era simile per entrambi i gruppi con un’analoga progressione della malattia nelle carotidi controlaterali. La restenosi e la progressione della malattia controlaterale devono essere monitorate mediante scansione duplex.

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