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Chirurgia 2012 October;25(5):365-70
Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
L’ecocardiografıa transesofagea altera la gestıone della chirurgia cardiaca in pazienti selezionati. Casistica clinica
Ünver S. 1, Kazanci D. 1, Özkök A. 1, Güçlü Ç. Y. 1, Ebru Salman A. 2, Küçüker Ş. 3, Aksöyek A. 3, Vural K. 3, Birincioğlu L. 3
1 Department of Anesthesiology, Yuksek İhtisas Education and Research Hospital, Shhiye/Ankara, Turkey; 2 Department of Anesthesiology and Reanimation, Etlik Research and Training, Hospital Keçiören, Ankara, Turkey; 3 Department of Cardiovascular Surgery, Yüksek İhtisas Education and Resarch Hospital, Shhiye/Ankara, Turkey
L’utilizzo di routine dell’ecocardiografia transesofagea (ETE) è un potente strumento di diagnosi e monitoraggio nella chirurgia cardiaca. L’assenza di un’adeguata formazione e il costo sono i fattori limitanti per l’utilizzo di routine dell’ETE intraoperatoria. È importante che il medico compia una decisione in merito all’utilità dell’ETE intraoperatoria in gruppi di pazienti selezionati. Presentiamo 5 casi nei quali l’utilizzo intraoperatorio dell’ETE ha modificato la procedura chirurgica pianificata. L’ecocardiografia transesofagea ha fornito distinte immagini del cuore in tempo reale nel corso della chirurgia cardiaca e ha monitorato la risposta alla chirurgia in tempo reale, nei cinque diversi pazienti con: difetto del setto interventricolare (VSD), formazione di anello anulare, mixomi atriali, malattia della valvola mitralica associata a coronaropatia e cisti idatidea.