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ARTICOLI ORIGINALI   

Chirurgia 2012 April;25(2):91-6

Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Fattori predittivi dell’infezione di un impianto protesico dopo la ricostruzione arteriosa inguinale

Bosma J. 1, Wisselink W. 2, Vahl A. C. 1

1 Department of Vascular Surgery, Onze Lieve Vrouwe Gasthuis, Amsterdam, the Netherlands; 2 Department of Vascular Surgery, VU University Medical Centre, Amsterdam, the Netherlands


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Obiettivo. Obiettivo del presente studio è stato quello di determinare l’influenza della profilassi antibiotica e dei fattori di rischio relativi al paziente e all’intervento chirurgico sull’infezione dell’impianto protesico in pazienti sottoposti a ricostruzioni arteriose nell’area inguinale.
Metodi. In una coorte di 202 pazienti consecutivi, abbiamo realizzato un’analisi caso-controllo confrontando due gruppi di pazienti: con o senza infezione dell’impianto (IM), considerando le caratteristiche al baseline, i fattori di rischio, l’utilizzo di profilassi antibiotiche e, quale endpoint primario, l’occorrenza dell’infezione dell’impianto con o senza espianto dello stesso. Il test del chi-quadrato, il test esatto di Fischer e i test t di Student sono stati utilizzati per il confronto univariato. L’analisi della regressione logistica è stata utilizzata per elaborare un modello predittivo per le variabili indipendenti associate all’infezione dell’impianto (SPSS versione 18.0).
Risultati. L’analisi multivariata ha indicato che la chirurgia di revisione precoce era associata in maniera indipendente all’occorrenza dell’infezione dell’impianto (p=0,002, OR 23,0, IC al 95% 3,25-163,0), mentre l’utilizzo degli impianti trattati con rifampicina era associato all’assenza dell’infezione dell’impianto (p=0,002, OR 0,02, IC al 95% 0,002-0,224).
Conclusioni. La riduzione delle infezioni dell’impianto e il conseguente espianto dello stesso possono essere ottenuti con l’utilizzo di impianti impregnati con rifampicina.

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