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Chirurgia 2012 February;25(1):27-30
Copyright © 2012 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Fascite necrotizzante del perineo (gangrena di Fournier) in un paziente con ascesso conseguente a fistola perianale recidivante
Antonino A., Coppola Bottazzi E., Guida F., Conte P., Masone S., Aprea G.
Department of General Surgery, Geriatris Oncology and Advanced Technology, University of Naples, Federico II, Naples, Italy
Nel caso clinico presentato un uomo di 52 anni con anamnesi patologica remota positiva per fistola perianale recidivante da circa venti anni, si presentò alla nostra attenzione per dolore perineale ingravescente, episodi di ematochezia, disuria e nicturia. Il paziente non presentava alcuna comorbidità. L’esame clinico obiettivo rivelava: la presenza di cicatrici chirurgiche pregresse dovute a molteplici e ripetuti tentativi di drenaggio di ascessi complicanti le fistole perianali;l’orifizio esterno della fistola a livello della commissura anteriore; presenza di necrosi cutanea diffusa a livello della borsa scrotale con un flemmone esteso dal perineo posteriore alla regione inguinale bilaterale. Gli esami ematochimici mostravano una leucocitosi neutrofila. Gli esami batteriologici erano positivi per E. coli. Così fu deciso di somministrare un’appropriata antibioticoterapia ad ampio spettro e una terapia parenterale di supporto emodinamico e nutrizionale. Il giorno successivo al ricovero, il paziente fu sottoposto a intervento chirurgico: incisione e drenaggio dell’ascesso, un curettage ampio per rimuovere i tessuti necrotici e, infine, un trattamento con setone di fistola intersfinterica. Dalla prima giornata postoperatoria il paziente incominciò un ciclo di terapia iperbarica con seduta giornaliera. In quarta giornata si decise per una revisione chirurgica in anestesia epidurale. In quinta giornata il paziente ebbe un’ematemesi massiva trattata per via endoscopica. Il paziente fu medicato quotidianamente e continuò il ciclo di terapia iperbarica fino alla dimissione, che avvenne dopo un mese. La gangrena di Fournier è realmente un’urgenza chirurgica. Una terapia parenterale adeguata, fluidica di supporto emodinamico e nutrizionale, l’uso appropriato di antibiotici ad ampio spettro, l’intervento chirurgico immediato e ripetute revisioni spesso necessarie, sono i cardini del trattamento. Noi consideriamo inoltre la terapia con ossigeno iperbarico come un’utile terapia complementare.