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Chirurgia 2011 February;24(1):43-6
Copyright © 2011 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Intervento chirurgico combinato di bypass aortocoronarico ed endoarteriectomia carotidea bilaterale
Gurkan S., Huseyin S., Ege T.
Trakya University Faculty of Medicine, Department of Cardiovascular Surgery, Edirne, Turkey
Il trattamento dei pazienti affetti sia da malattia coronarica sia da patologia carotidea maggiore è tuttora dibattuto. Questo articolo riporta due casi. Il primo è relativo a un uomo di 67 anni di età che era stato ricoverato per essere sottoposto a BPAC per angina instabile e malattia dell’arteria coronarica principale di sinistra (left main coronary artery disease, LMCA). Uno studio Duplex aveva evidenziato una stenosi >90% dell’arteria carotidea interna destra (internal carotid artery, ICA), e una stenosi >80% dell’arteria carotidea interna sinistra. Il secondo caso riguarda una donna di 60 anni affetta da diabete e ipertensione arteriosa che era stata ricoverata per essere sottoposta a BPAC per angina instabile. Un esame Duplex, confermato da una succesiva angiografia con risonanza magnetica, aveva evidenziato una stenosi >90% della ICA destra ed una stenosi >70% della ICA sinistra. Entrambi i pazienti sono stati sottoposti a CEA bilaterale contestualmente alla rivascolarizzazione coronarica. L’esposizione di entrambe le arterie carotidi comuni e delle loro biforcazioni è stata effettuata attraverso un’incisione cervicale verticale anteriore rispetto al muscolo sternocleidomastoideo. Una CEA standard è stata effettuata bilateralmente. Le incisioni cervicali sono state suturate con drenaggi in aspirazione dopo aver completato la rivascolarizzazione coronarica. Non sono stati osservati eventi neurologici permanenti o transitori nell’immediato periodo postoperatorio e alla visita di controllo ad un mese dall’intervento chirurgico. In conclusione, nei pazienti con significativa coronaropatia associata a patologia occlusiva carotidea bilaterale sintomatica o asintomatica, si deve prendere in considerazione l’opzione dell’intervento chirurgico combinato.