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ARTICOLI ORIGINALI   

Chirurgia 2010 February;23(1):1-3

Copyright © 2010 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Effetto dell’angioplastica renale sulla pressione arteriosa e sulla funzionalità renale: esperienza di un singolo centro

Dalio M. B. 1, Bredarioli M. 1, Muglia V. F. 2, Joviliano E. E. 3, Piccinato C. E. 4

1 Division of Vascular and Endovascular Surgery, Department of Surgery and Anatomy, Faculdade de Medicina de Ribeirão Preto Universidade de São Paulo (FMRP-USP), Ribeirão Preto, SP, Brazil 2 Radiology, Department of Internal Medicine, FMRP-USP, Ribeirão Preto, SP, Brazil 3 Division of Vascular and Endovascular Surgery, Department of Surgery and Anatomy, FMRP-USP, Ribeirão Preto, SP, Brazil 4 Division of Vascular and Endovascular Surgery, Department of Surgery and Anatomy, FMRP-USP, Ribeirão Preto, SP, Brazil


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Obiettivo. L’obiettivo di questo studio era di valutare l’effetto della sola angioplastica renale e dell’angioplastica renale associata a stent sul controllo della pressione arteriosa e sul mantenimento della funzionalità renale.
Metodi. Abbiamo effettuato una revisione retrospettiva di pazienti sottoposti ad angioplastica renale presso il nostro ospedale terziario nel periodo di tempo compreso tra il 1997 e il 2007. I valori ambulatoriali della pressione arteriosa sistolica (PAS), della pressione arteriosa diastolica (PAD), del numero di farmaci anti-ipertensivi utilizzati (NM) e della creatininemia sono stati registrati 2, 6, 12, e 18 mesi prima e dopo la procedura. I risultati sul controllo della pressione arteriosa sono stati determinati confrontando i valori medi della PAS, della PAD e di NM prima dell’angioplastica e durante il follow-up. I risultati sulla funzionalità renale sono stati determinati monitorizzando lo slope dell’inverso della creatinina nel tempo utilizzando l’analisi breakpoint.
Risultati. La PAS, la PAD, e gli NM non hanno mostrato variazioni significative tra i valori prima dell’angioplastica e quelli durante il follow-up. Nessun paziente era considerato guarito. Per i pazienti con insufficienza renale cronica basale (creatininemia sierica >1,5 mg/dl), lo slope dell’inverso della creatinina medio si è ridotto da -0,0089 mg/dL/mese a -0,0015 mg/dL/mese, con p<0,05.
Conclusioni. Nei pazienti affetti da stenosi aterosclerotica dell’arteria renale, la sola angioplastica o l’angioplastica associata a stent non ha apportato benefici sul controllo della pressione arteriosa, tuttavia quando viene effettuata in pazienti con insufficienza renale cronica, essa può rallentare la riduzione di funzionalità renale.

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