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Chirurgia 2009 February;22(1):43-4
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Trauma cervico-mediastinico della confluenza succlavio-giugulare: approccio chirurgico. Caso clinico
Rodrigues A. S. L., Canelas A. L. C., De Oliveira M. V., Meguins L. C., Rolo D. F.
1 Department of General SurgeryHospital de Pronto Socorro Municipal Dr. Humberto Maradei Pereira, Belém, Pará, Brazil 2 Division of Vascular Surgery Hospital de Pronto Socorro Municipal Dr. Humberto Maradei Pereira, Belém, Pará, Brazil 3 Faculty of Medicine Federal University of Pará, Belém, Pará, Brazil
Il trauma venoso maggiore a livello della regione cervico-mediastinica è una condizione potenzialmente letale, che presenta per il chirurgo notevoli difficoltà di natura tecnica nell’approccio chirurgico alla lesione. Il danno a livello della confluenza venosa succlavio-giugulare (SJC) è una situazione rara gravata da elevati tassi di mortalità e che richiede un trattamento aggressivo. Solo in alcune rare situazioni, l’approccio combinato con sternotomia mediana, cervicotomia e claviculectomia è necessario per ottenere un’adeguata esposizione della SJC che permetta la riparazione dei danni post-traumatici e il controllo vascolare. Gli Autori riportano il caso di un uomo di 31 anni di età, che si era presentato con una ferita sanguinante a livello cervicale, in seguito a lesione traumatica procuratasi contro la porta di una macchina. Il paziente era giunto nel dipartimento di emergenza in condizioni emodinamiche stabili ed è stato sottoposto ad esplorazione chirurgica attraverso una sternotomia mediana, una cervicotomia, e la claviculectomia destra. Durante l’intervento chirurgico, è stata identificata un’estesa lacerazione della SJC ed entrambe le vene sono state quindi legate. La successiva degenza postoperatoria è stata priva di complicanze, eccezione fatta per modesto edema dell’arto destro. Questo caso clinico rafforza il concetto come il controllo vascolare delle lesioni di SJC possa essere ottenuto con i metodi standard, tra cui la legatura vascolare. Tuttavia, l’accesso appropriato al sito della lesione post-traumatica richiede un’adeguata esposizione dell’emorragia e un’incisione cervicale obliqua estesa ad una sternotomia mediana con la resezione della clavicola permette al chirurgo un miglior controllo durante l’intervento chirurgico, risultando essere l’incisione di scelta nel trattamento di questa patologia.