Home > Riviste > Chirurgia > Fascicoli precedenti > Chirurgia 2009 February;22(1) > Chirurgia 2009 February;22(1):5-8

ULTIMO FASCICOLO
 

JOURNAL TOOLS

Opzioni di pubblicazione
eTOC
Per abbonarsi
Sottometti un articolo
Segnala alla tua biblioteca
 

ARTICLE TOOLS

Estratti
Permessi
Share

 

ARTICOLI ORIGINALI   

Chirurgia 2009 February;22(1):5-8

Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Pseudoaneurismi: studio retrospettivo su 52 pazienti

Tiryakioglu O., Demirtas S., Goncu T., Yumun G., Ozyazicioglu A.

Department of Cardiovascular Surgery Bursa Yuksek Yhtisas Education and Research Hospital Bursa, Turkey


PDF


Obiettivo. L’obiettivo di questo studio era di valutare in maniera retrospettiva 52 pazienti portatori di pseudoaneurisma, sottoposti ad intervento di ricostruzione chirurgica presso il nostro Istituto.
Metodi. Cinquantadue pazienti (di cui 24 donne e 28 uomini), che erano stati sottoposti ad intervento chirurgico, sono stati inclusi nel presente studio. L’età media era 45,1±20,6 anni. In 34 (65,3%) pazienti si trattava di pseudoaneurisma dell’arteria femorale, in 9 casi (17,3%) dell’arteria poplitea, in 4 (7,7%) dell’arteria brachiale, in 2 (3,9%) dell’arteria ascellare, in 2 dell’arteria radiale (3,9%) e infine in 1 caso (1,9%) di pseudoaneurisma dell’arteria iliaca. La diagnosi era stata effettuata in 51 (98%) dei pazienti attraverso l’esame clinico obiettivo unitamente all’ecodoppler, e in 16 (30,7%) di questi è stata effettuata una DSA e in 12 (23%) di questi una MRA.
Risultati. La ricostruzione primaria è stata effettuata in 40 (77%) di tutti gli pseudoaneurismi, mentre si è proceduto ad interposizione di protesi in vena safena in 9 (17%) pazienti e di protesi in politetrafluoroetilene (PTFE) in altri 3 (6%) pazienti. Questi pazienti si erano rivolti al nostro istituto mediamente a 8 (range, 6-15) giorni dalla procedura invasiva ed entro 28 (range 16-44) giorni dal trauma (P<0,05). Gli pseudoaneurismi dell’arteria poplitea erano per lo più esito di traumi con oggetti appuntiti (7 casi, pari al 77% dei soggetti) (P<0,05). Un’infezione si è sviluppata in 6 pazienti; non è stato riportato alcun caso di mortalità o di amputazione dell’arto.
Conclusione. La ricostruzione chirurgica rimane il trattamento più efficace negli pseudoaneurismi, soprattutto nei casi di voluminosi aneurismi.

inizio pagina