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Chirurgia 2009 February;22(1):1-4
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Somministrazione orale di levofloxacina in urologia oncologica: analisi retrospettiva dei nostri risultati
Costantino G. 1, Aiello R. 2, Clementi S. 2, De Meo L. 2, Matera M. 1
1 Dipartimento di Farmacologia Sperimentale e Clinica Università di Catania, Italia 2 Humanitas-Centro Catanese di Oncologia, Catania, Italia
Obiettivo. Valutazione retrospettiva dell’efficacia clinica della levofloxacina somministrata per os in un reparto di Urologia Oncologica: gli Autori riportano la loro esperienza sulla somministrazione orale di levofloxacina, utilizzata spesso per la prevenzione delle infezioni urinarie in piccola chirurgia e interventi endoscopici (biopsie prostatiche, cistoscopie, ureteroscopie,TURBT, TURP etc .etc), al fine di valutare la possibilità di continuare o addirittura di estendere tale metodo ad altre procedure urologiche.
Metodi. Dal gennaio 2006 al gennaio 2008 sono stati trattati 403 pazienti affetti da varie patologie oncologiche e sottoposti a vari interventi urologici, ai quali è stata somministrata, come di routine, una dose giornaliera di levofloxacina (500 mg per os).Il farmaco è stato somministrato dal giorno prima e fino a 5 giorni dall’intervento, indipendentemente dal tipo di procedura. Nei casi non responders o in quelli intolleranti, si è subito attuata l’antibioticoterapia parenterale. L’efficacia clinica del metodo è stata valutata con i normali controlli che vengono effettuati in un reparto ospedaliero: sintomatologia, temperatura corporea e urinocoltura.
Risultati. I risultati, riportati nelle tabelle e inerenti a 385 pazienti che effettivamente hanno assunto il farmaco, evidenziano l’efficacia della levofloxacina per os e la completa equivalenza pratica con la somministrazione parenterale degli antibiotici più comuni. In 15 soggetti la terapia orale è fallita per la comparsa di febbre alta e si è passati alla somministrazione parenterale di aminoglucosidi o di penicilline, in altri 3 il farmaco è stato subito sospeso per intolleranza (diarrea profusa, cefalea e vomito); non si sono notati altri effetti collaterali degni di nota, nemmeno nei pazienti diabetici. Si è notata una maggiore efficacia della profilassi orale in caso di urine preoperatoriamente sterili, indipendentemente dalle condizioni generali del paziente e dalla patologia oncologica di base.
Conclusioni. Possiamo affermare che la somministrazione orale di levofloxacina a dosi standard riesce a prevenire le complicanze infettive in corso di chirurgia urologia, anche di media entità (TURP, TURB), con evidente vantaggio per il paziente e per il personale infermieristico, oltrechè per la riduzione dei costi che tale metodo comporta. Ci auguriamo che la nostra esperienza si possa diffondere ad altri reparti di urologia e/o di oncologia chirurgica, sempre allo scopo di curare un paziente nel modo più semplice ed efficace possibile.