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CASI CLINICI
Chirurgia 2008 June;21(3):177-80
Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Fistola extrasfinterica complicante un’emorroidopessi con stapler: la procedura è sempre sicura? Caso clinico
Gentile M., Guarino V., Mosella F., Beneduce L., Mosella G.
Department of General Surgery “Federico II” Medical School of Naples, Italy
L’emorroidopessi con stapler è una tecnica efficace, di facile esecuzione e pratica per il prolasso emorroidario. Alcune gravi seppur rare complicanze sono descritte ma una fistola extrasfinterica non è mai stata precedentemente riportata in letteratura come complicanza successiva alla procedura di Longo: riportiamo un caso di una donna peraltro sana. Differenti meccanismi possono essere proposti per spiegare la sua origine, ma problemi tecnici come una sutura in profondità devono essere precedentemente indagati. Inoltre, ciò può spiegare altre complicanze settiche simili, in particolare la contaminazione intraperitoneale, enfatizzando il fatto che la tecnica non è libera da eventi avversi nonostante un’accettazione entusiastica soprattutto per un ridotto dolore postoperatorio. L’incidenza complessiva e il tipo di complicanze dopo questo intervento chirurgico dimostrano che, rispetto alla chirurgia tradizionale, la necessità dell’antibiotico profilassi non è attualmente indicata sulla base di un’analisi costo-beneficio e un basso tasso di sequele settiche.