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Chirurgia 2005 August;18(4):167-72
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Trattamento chirurgico degli aneurismi dell¹ arteria succlavia. Nostra esperienza
Irace L., Siani A., Faccenna F., Gabrielli R., Mastroddi M., Gossetti B., Benedetti-Valentini F.
Obiettivo. Gli aneurismi dell¹arteria succlavia sono rari e sostengono quadri clinici dovuti sia alla rottura, embolozzazione , trombosi dell¹aneurisma sia alla compressione sulle strutture venose e nervose viciniore.Il trattamento chirurgico è indicato per l¹evoluzione della patologia , specie nei pazienti sintomatici ed in relazione alle dimensioni del aneurisma.Scopo dello studio è valutare il migliore inquadramento diagnostico-terapeutico e i risultati a distanza.
Metodi. Da gennaio 1995 a dicembre 2002 abbiamo trattato 7 aneurismi in 6 pazienti. Tre pazienti erano asintomatici, due pazienti, con anomalia ossea dell¹egresso toracico , presentavano un quadro d¹ischemia digitale, in un caso (aneurisma bilaterale ) l¹esordio clinico consisteva nella rottura. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad esame ECD, Tcs, angiografia. In 6 casi si è ricorso ad un approccio sovra - sottoclaveare, con resezione e innesto ( 5 PTFE, 1 VSA). In 1 caso ad un approccio transtoracico con sostituzione in PTFE
Risultati. Non sono ci sono state complicazioni né mortalità . Il follow-up (48 mesi) ha documentato la pervietà delle ricostruzioni.
Conclusioni. Il trattamento chirurgico è indicato in relazione alla storia naturale della patologia. L¹impiego dell¹ECD, della Tcs e dell¹angiografia appare necessario per l¹inquadramento terapeutico. L¹approccio sovra - sottoclaveare appare indicato per gli aneurismi extratoracici rispetto all¹approccio transtoracico. La sacca va sempre detesa per evitare la compressione della ricostruzione e delle strutture vicinore. Il trattamento presenta ottimi risultati a distanza senza differenze tra l¹impiego del PTFE e della VSA.