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Chirurgia 2002 February;15(1):25-30

Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Recenti progressi nella profilassi e nel trattamento della patologia tromboembolica in chirurgia generale

Bertolaccini L., Canino V.


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La cascata coagulativa è formata da una serie di reazioni enzimatiche coinvolgenti l'attivazione sequenziale dei fattori della coagulazione. Le trombosi venose sono dovute ad un'alterazione della cascata coagulativa dovuta alla stasi del flusso sanguigno. Senza terapia il trombo cresce di dimensione evolvendo spesso in una trombosi venosa profonda. La patologia tromboembolica venosa è la terza più comune causa di patologia cardiovascolare al mondo ed è alla base di una rilevante morbilità e mortalità. La patologia è multifattoriale e coinvolge fattori di rischio congeniti ed acquisiti. La trombosi venosa profonda è una complicanza frequentemente riscontrabile nei pazienti chirurgici, nei pazienti con neoplasie, con patologie croniche o nei pazienti allettati. Nella maggior parte dei casi, la patologia tromboembolica è clinicamente silente. La profilassi antitrombotica è divenuta pratica routinaria nei pazienti internistici o chirurgici in funzione del loro livello di rischio. Gli agenti farmacologici più ampiamente utilizzati sono l'eparina non frazionata, gli anticoagulanti orali e le eparine a basso peso molecolare. È stato recentemente sintetizzato un nuovo farmaco, il pentasaccaride Fondaparinux, che appartiene ad una nuova classe di agenti antitrombotici, gli inibitori selettivi del fattore Xa, che lega il principale inibitore endogeno della cascata coagulativa, la proteina antitrombina. In ogni modo, l'incidenza della patologia tromboembolica resta ancora alta mettendo in evidenza la necessità di ulteriori terapie antitrombotiche. Il farmaco antitrombotico ideale dovrebbe avere un miglior rapporto costo-beneficio ed un ridotto rischio di sanguinamento.

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