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Medicina e Chirurgia della Caviglia e del Piede 2015 December;39(3):57-65
Copyright © 2015 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Trattamento chirurgico con fissatore esterno delle fratture intrarticolari di calcagno: nostra esperienza
Corina G. 1, Filipponi M. 2, Dilonardo M. 3, Borsetti D. 3, Rollo G. 2
1 Unità Operativa Complessa P.O. “D. Camberlingo”, Francavilla Fontana, Brindisi, Italia; 2 Unità Operativa Complessa P.O. “V. Fazzi”, Lecce, Italia; 3 Dipartimento Medicina Clinica e Sperimentale, Università Degli Studi di Foggia, Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia Universitaria, Ospedali Riuniti Foggia, Foggia, Italia
OBIETTIVO: Analizzando la letteratura, il trattamento delle fratture intrarticolari di calcagno è ancora oggi dibattuto e prevede diverse tecniche chirurgiche, con la sintesi in ORIF come goal standard. Il trattamento percutaneo con fissatore esterno uniplanare sta raccogliendo sempre maggiori consensi in quanto garantisce una buona riduzione ed una sintesi stabile con minori rischi di sofferenza dei tessuti molli rispetto all’ORIF. Portiamo dunque all’attenzione la nostra esperienza con l’uso del mini-fissatore esterno uniplanare di calcagno presso l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce.
METODI: Abbiamo trattato con il mini-fissatore esterno uniplanare e successivamente valutato (clinicamente con la Maryland-score e radiograficamente con radiografie standard) 60 pazienti con fratture intraarticolari scomposte di calcagno.
RISULTATI: Al follow-up risultati clinici eccellenti sono stati riscontrati in 34 pazienti (56,6%), buoni in 22 (36,6%) pazienti, sufficienti in 2 (3,3%) pazienti e scarsi in 2 (3,3%) pazienti, con un angolo medio di Bohler preoperatorio di 5,27 (intervallo 0-188) e postoperatorio di 28.56 (range 16-388).
CONCLUSIONI: Sono stati ottenuti risultati funzionali incoraggianti, grazie alla possibilità di ripristinare il volume calcaneare e l’angolo di Bohler, di concedere il carico precoce e la bassa incidenza di complicanze.