![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
REVIEW
Chirurgia Del Piede 2005 April;29(1):17-20
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Difetti rotatori negli esiti delle fratture del collo astragalico
Parino E.
Tra le complicanze associate alle fratture scomposte del collo astragalico ampia evidenza è stata data in letteratura alla necrosi avascolare del corpo astragalico, all'artropatia post traumatica di tibio tarsica e sottoastragalica ad i difetti di consolidamento. Questi ultimi, a parte le pseudoartrosi, possono esitare in un malallineamento sul piano sagittale, facilmente riconoscibile ai radiogrammi in laterale o ad un difetto di riduzione sul piano frontale. Quest'ultima eventualità, possibile anche in casi scomposizione apparentemente minime esita in un difetto rotazionale in varo del retropiede. La deformità in varo condiziona un irrigidimento del della coxa pedis, diviene rapidamente sintomatica per il carico prevalente sul bordo esterno del piede, e si aggrava nel tempo per il coinvolgimento degenerativo della sottoastragalica. Il suo riconoscimento nelle fasi acute del trauma è difficoltoso con i soli radiogrammi standard. L'esame clinico rimane il miglior strumento per depistare i difetti rotazionali del retropiede negli esiti di frattura dell'astragalo e può eventualmente essere integrato dallo studio TC dell'astragalo.