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ARTICOLI ORIGINALI   

Chirurgia Del Piede 2000 March;24(1):17-28

Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Effetti metabolici della ischemia da tourniquet nella chirurgia dell’arto inferiore

Napoli V., Pettiti G., Minicucci S., Gariboldi A., Pisani P. C.


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La compressione di un tourniquet pneumatico, con l'ischemia indotta, consente di individuare con grande precisione le strutture anatomiche e facilita gli interventi in chirurgia del piede. L'utilizzo del tourniquet è però gravato dalla possibile induzione di danni compressivi e ischemici se non vengono adottate misure preventive. I danni da compressione vengono evitati collocando il tourniquet alla radice della coscia dove l'abbondante tessuto muscolare funziona da ammortizzatore e limitandone la pressione di insufflazione a 2-2,5 volte quella sistemica. I danni ischemici sia locali, legati ad abnorme produzione ed accumulo di metaboliti acidi durante la fase anaerobica, che sistemici legati al loro riversamento in circolo dopo il rilascio del tourniquet, vengono evitati contenendo il tempo di ischemia. Il nostro studio su 100 pazienti non selezionati operati di chirurgia elettiva del piede ha messo in evidenza la stretta correlazione tra durata dell'ischemia, la produzione di metaboliti acidi e il mantenimento dell'equilibrio acido base. Quando l'ischemia viene contenuta al di sotto dei 120 minuti, i meccanismi di regolazione organica possono adeguatamente tamponare i metaboliti prodotti con ripristino dell'equilibrio acido base senza alcun intervento esterno e non si evidenziano segni clinici di lesioni cellulare.

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