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CASI CLINICI   

Rivista Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale 2004 August-December;15(2-3):95-101

Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Lesione fibro-ossea della mandibola: revisione della letteratura e presentazione di un caso clinico

Bertolai R. 1, Piccinini M. 2, Arnetoli F. 2

1 Azienda Ospedaliera-Universitaria Careggi S.O.D. di Chirurgia Maxillo-Facciale Università degli Studi di Firenze Insegnamento di Clinica Odontostomatologica C.L.O.P.D. 2 Scuola di specializzazione in Chirurgia Odontostomatologica Università degli Studi di Firenze, Firenze


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Le lesioni fibro-ossee dei mascellari rappresentano un gruppo eterogeneo di patologie tra di loro accomunate per la formazione di tessuto fibroso e/o tessuto osseo immaturo che rimpiazzano la normale struttura ossea. Questi disordini, che sono rappresentati nelle forme più frequenti dalla displasia fibrosa e dal fibroma ossificante, hanno dato adito in passato a molte controversie, sia per quanto riguarda i loro criteri diagnostici sia per quanto riguarda gli orientamenti terapeutici. Mentre la displasia fibrosa rappresenta un disordine che il più delle volte è autolimitante, a margini radiografici indistinti, che colpisce caratteristicamente gli adolescenti; il fibroma ossificante è una lesione neoplastica a margini ben netti, facilmente enucleabile, che colpisce prevalentemente i giovani adulti. Istologicamente spesso le lesioni tendono ad essere simili e la diagnosi spesso è basata sui criteri suddetti.
Riportiamo un caso di lesione fibro-ossea della mandibola che è stato trattato presso l’U.O. di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Università degli studi di Firenze.
Questo giovane paziente di 13 anni, presentava in sede angolo-mandibolare sinistro una tumefazione asintomatica a lenta crescita. Radiograficamente si evidenziava una lesione radiotrasparente, uniloculare, con radiopacità diffuse, confermate anche dall’esame TAC. Fu fatta diagnosi clinica di fibroma ossificante; in sede operatoria la lesione presentava margini poco netti con tessuto fibroso non facilmente enucleabile. Il risultato istologico depose verso la diagnosi di Displasia Fibrosa.
Questo caso evidenzia come le lesioni fibro-ossee, in realtà, possano non essere altro che manifestazioni diverse della stessa patologia in differenti stadi evolutivi.

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