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Rivista Italiana di Chirurgia Maxillo-Facciale 2004 August-December;15(2-3):55-8
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Il fibroma ossificante della cavità orale: casi clinici
Maremonti P. 1, Pederneschi N. 1, Galliani E. 1, Foschini M. P. 2
1 Operative Unit of Maxillofacial Surgery “Bellaria” Hospital of Bologna, Bologna, Italy 2 Department of Pathology “Bellaria” Hospital of Bologna, Bologna, Italy
Obiettivo. Il fibroma ossificante (FO) è una lesione fibro-ossea che può essere localizzata allo scheletro facciale, come forma centrale, o alla mucosa orale, classificati nel 1982 da Gadner come fibromi ossificanti periferici.
Metodi. Gli autori riportano una serie di 7 casi di FO centrali osservati nell’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ospedale Bellaria di Bologna tra il 1993 e il 2002.
Risultati. Sono stati presi in considerazione elementi come l’età ed il sesso prediletti, la sede, l’aspetto clinico-radiografico, la terapia attuata e la percentuale di recidiva. L’età di incidenza varia tra 10 e 56 anni, con una media di 34.4. Il sesso maggiormente colpito è il femminile: 71% donne (5 casi) e 29% uomini (2 casi). La sede interessata con più frequenza è la mandibola in 5 casi e il mascellare superiore in 2 casi. La dimensione variava tra 1 e 3 cm. Clinicamente le forme intraossee erano reperti occasionali in corso di Ortopantomografia. Il trattamento è chirurgico con un’eccellente prognosi e la recidiva viene raramente riscontrata.
Conclusioni. I FO sono abbastanza rari e quando diagnosticati richiedono un trattamento chirurgico radicale.
La diagnosi è resa difficoltosa dalla somiglianza con molte altre patologie e dalla scarsità di segni clinici e radiografici peculiari. Per questa ragione, un attento studio pre operatorio è necessario.