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ARTICOLI ORIGINALI   

Acta Vulnologica 2015 June;13(2):77-89

Copyright © 2015 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano, Inglese

Utilizzo di un preparato topico a base di lattoferrina nella gestione in acuto e cronico delle discromie e degli ipotrofismi cutanei

Musso A., Aloesio R., Caponi R.

General and Specialist Surgery, ASL TO1 Martini Hospital, Turin, Italy


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OBIETTIVO: L’obiettivo dello studio osservazionale è stato quello di verificare l’efficacia della riduzione delle discromie e il miglioramento del trofismo cutaneo sfruttando le proprietà modulanti e chelanti della lattoferrina topica.
METODI: Durante un periodo di circa 12 mesi sono stati analizzati 50 pazienti, suddivisi in 32 casi acuti in cui le discromie derivavano da trauma o insulto chirurgico e 18 casi in cui le discromie erano cronicamente presenti per via della patologia di base venosa. L’osservazione si è protratta per almeno due mesi, anche laddove il trattamento è stato interrotto precocemente per sopravvenuto risultato o mancanza di compliance del paziente. L’indagine valutativa è stata sia clinica, mediante valutazione medica, sia soggettiva, mediante questionario di autovalutazione da parte del paziente.
RISULTATI: Si è osservata risoluzione del quadro discromico in tutti i casi acuti entro il primo mese di applicazione, soprattutto per applicazioni di poco successive all’evento traumatico stesso, nei casi cronici invece il miglioramento del quadro discromico a due mesi di applicazione ha coinvolto solo 6 casi con depigmentazione cutanea e modesto recupero degli annessi locali e della idratazione tissutale, laddove la maggioranza dei casi ha interrotto il trattamento per mancanza di risultati esteticamente evidenti. Non si è mai verificata intolleranza al prodotto anche per periodi applicazione prolungati.
CONCLUSIONI: Il trattamento con lattoferrina topica si è rivelato particolarmente efficace nella gestione dell’ematoma o ecchimosi acuta e nel ridurre l’edema lesionale concomitante. Nel trattamento delle discromie croniche i suoi effetti sono stati modesti ma non inesistenti, sebbene non abbiano portato al paziente variazioni della pigmentazione cutanea soggettivamente apprezzabili, forse anche per il fatto che il periodo di applicazione in questi casi dovrebbe essere decisamente più prolungato e continuo.

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