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Acta Phlebologica 2005 December;6(3):129-36
Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Eparina a basso peso molecolare per il trattamento a lungo termine della trombosi venosa profonda
de Franciscis S., Serra R., Luongo A., Perziano A.
Department of Experimental and Clinical Medicine, Surgical Clinical Methodology, University Magna Graecia of Catanzaro, Italy
OBIETTIVO: Gli anticoagulanti per via orale rappresentano la strategia di scelta per il trattamento a lungo termine (profilassi secondaria) della tromboembolia venosa. Tuttavia, gli effetti collaterali che provocano ne limita l'utilizzo in alcuni pazienti.
METODI: Abbiamo valutato l'utilizzo dell'eparina a basso peso molecolare (Parnaparin) per il trattamento a lungo termine della tromboembolia in pazienti che avevano controindicazioni all'assunzione di anticoagulanti per via orale. Sono stati trattati con eparina a basso peso molecolare (Parnaparin) 10 pazienti con trombosi venosa profonda documentata (6 con localizzazione prossimale, 4 con localizzazione distale). Ai 6 pazienti con trombosi venosa profonda prossimale è stata somministrata Parnaparin per 9 mesi (6400 UI per via sottocutanea, due volte al dì per 6 mesi e poi una volta al giorno per 3 mesi); ai 4 pazienti con trombosi venosa distale è stata somministrata Parnaparin per 6 mesi (6400 UI per via sottocutanea due volte al dì per 3 mesi e poi una volta al giorno per altri 3mesi). A tutti i pazienti sono anche state fatte indossare calze a compressione graduata. All'inizio dello studio, a 1, 3, 6 e 9 mesi sono stati eseguiti l'esame obiettivo, l'ecografia sotto compressione, il test del D-dimero, la conta piastrinica e la valutazione degli enzimi epatici.
RISULTATI: In tutti i pazienti si è avuto un miglioramento marcato dei sintomi e non sono comparsi nuovi episodi tromboembolici. Durante il trattamento è stata osservata una diminuzione progressiva e significativa dei valori del D-dimero. La conta piastrinica e i valori degli enzimi epatici sono rimasti nel range di normalità per tutta la durata dello studio e non si sono avute emorragie, sia minori che maggiori, durante la somministrazione di Parnaparin. Il trattamento prolungato con eparina a basso peso molecolare non ha provocato fratture patologiche, né dolore alla schiena, indici indiretti di osteoporosi.
CONCLUSIONI: Questi dati suggeriscono che l’eparina a basso peso molecolare può rappresentare un’alternativa sicura ed efficace agli anticoagulanti per via orale per il trattamento a lungo termine della tromboembolia venosa in soggetti con controindicazioni maggiori all’uso di questi ultimi.