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CASI CLINICI
Otorinolaringologia 2009 March;59(1):65-70
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Malattia di Ménière e conflitto neurovascolare: caso clinico
Martines F. 1, Pangaro A. 2, Martines E. 1
1 Sezione di Audiologia e Foniatria Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Legale Università degli Studi di Palermo, Palermo, Italia 2 Unità Ospedaliera Complessa di Radiodiagnostica Ospedale Buccheri La Ferla - FBF, Palermo, Italia
La malattia di Ménière (MM) è un quadro clinico patologico caratterizzato da una classica triade sintomatologica: vertigini associate a nausea e vomito, ipoacusia neurosensoriale fluttuante e progressiva, tinnitus. Il principale substrato fisiopatologico della MM è rappresentato dall’idrope endolinfatica, la cui origine è multifattoriale. È stato evidenziato che vertigine, ipoacusia e tinnitus possono essere la risultante di un contatto abnorme tra l’VIII nervo cranico e un vaso arterioso di circolo posteriore in grado di determinare una MM secondaria a “cochleovestibular nerve compression sindrome”. In questi casi il trattamento chirurgico di scelta è la decompressione del nervo vestibolare, tecnica però che non garantisce la remissione completa dei sintomi in caso di MM cronicizzata; è stato dimostrato, infatti, che a seguito di una compressione meccanica il nervo vestibolare subisce nel tempo severe alterazioni ultrastrutturali con una irreversibile degenerazione nel suo punto di emergenza dal tronco encefalo. Gli autori presentano un insolito caso di MM cronicizzata secondaria a conflitto neurovascolare tra l’arteria cerebellare postero inferiore e VIII nervo cranico con presenza di area di sofferenza malacica in corrispondenza della “root entry zone” in cui il trattamento farmacologico con beta bloccanti (metoprololo), diuretici tiazidici (clortalidone) e ‘farmaci equivalenti’ (citicolina 400 mg, ginkgo biloba, L-Arginina, selenio, zinco, magnesio, vitamina A, B1, B2, B6, B12 e vitamina E) al fine di aumentare la resistenza e il trofismo labirintico, hanno indotto una riduzione dei sintomi audio-vestibolari.