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REVIEW
Otorinolaringologia 2009 March;59(1):43-51
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Diagnostica per immagini per le ghiandole salivari
Tagliabue L. 1, Gilardi L. 1, Del Sole A. 1, Flor N. 2, Cornalba G. P. 2
1 Unit of Nuclear Medicine Institute of Radiological Sciences, University of Milan Hospital San Paolo, Milan, Italy 2 Unit of Radiology Institute of Radiological Sciences, University of Milan Hospital San Paolo, Milan, Italy
La diagnostica per immagini per le ghiandole salivari può avvalersi di diverse modalità, quali l’ecografia (ultrasonography, US), la tomografia computerizzata (TC), la risonanza magnetica (RM), la sialografia e la scintigrafia. L’obiettivo di questa review è quello di illustrare il ruolo della diagnostica per immagini nella valutazione delle patologie a carico delle ghiandole salivari. La US rappresenta solitamente l’indagine di prima scelta nelle sospette sialolitiasi. Come seconda scelta può anche essere utilizzata la TC, che ha un’elevata accuratezza nel rilevare la presenza di calcoli e che permette di distinguere più accuratamente, rispetto alla US, i calcoli multipli da un unico calcolo di grandi dimensioni. La TC è anche importante per valutare la presenza di masse a livello delle ghiandole salivari , associate a processi di tipo ostruttivo o infiammatorio. Negli altri casi la RM rappresenta l’indagine di scelta, dal momento che è la tecnica più affidabile per dimostrare la presenza di un’invasione perinervosa, meningea e a livello della base del cranio. La sialografia convenzionale è utile per studiare le infezioni croniche, i tumori e i calcoli, ma è una tecnica invasiva gravata da inconvenienti e da complicanze. La scintigrafia ha potenzialmente la capacità di fornire simultaneamente informazioni di tipo morfologico e funzionale, di conseguenza le sue indicazioni cliniche principali sono rappresentate dalla valutazione della funzionalità delle ghiandole salivari e dell’escrezione della saliva in caso di patologie autoimmunitarie o dopo irradiazione dei distretti cefalici e del collo. Questa tecnica di diagnostica per immagini può anche essere di aiuto per la diagnosi del tumore di Warthin, ed è specialmente utile nel paziente più anziano con controindicazioni chirurgiche o nei pazienti con masse parotidee multiple.