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Otorinolaringologia 2008 March;58(1):1-5
Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Analisi della funzione neuroautonomica nella vertigine parossistica posizionale benigna
Falciglia R., Abate M., Giuliano D. A.
Azienda Ospedaliera Umberto I Enna, Italia
Obiettivo. La VPPB è una labirintopatia la cui definizione eziologica rimane spesso dubbia. Tra i molteplici fattori eziopatogenetici finora annoverati assumono un particolare rilievo i cosiddetti stati di distonia neurovegetativa con prevalenza dell’ortosimpatico sul parasimpatico. Lo scopo della presente ricerca è stato quello di valutare l’eventuale presenza di una prevalenza funzionale di base dell’ortosimpatico nei soggetti con vertigini posizionali ricorrenti.
Metodi. Sono stati studiati 20 pazienti (10 di sesso maschile, 10 di sesso femminile; età media ± DS: 42,4 ± 5,6 anni; range 32-54 anni), con frequenti accessi vertiginosi correlabili a cupulolitiasi del CSP in 12 casi e a cupulocanalolitiasi del CSL in 8 casi.
I soggetti del gruppo di studio, dopo una serie di esami atti a vagliare le condizioni generali e dell’apparato cocleo-vestibolare (esami ematochimici di routine, visita cardiologica, eco-color-Doppler dei vasi epiaortici, prove vestibolari spontanee, esame audiometrico tonale liminare), sono stati sottoposti all’analisi del bilancio simpato-vagale tramite la metodica ECG Holter. Quest’ultimo esame è stato condotto per ciascun paziente in due fasi: subacuta (due giorni dopo l’ultimo accesso vertiginoso) e ribasalizzazione (10 giorni dopo l’ultimo accesso vertiginoso).
Risultati. L’analisi del bilancio simpato-vagale ha evidenziato uno stato di iperfunzione ortosimpatica solo in un’esigua percentuale di casi (15% in fase subacuta, 10% in fase di ribasalizzazione).
Conclusioni. È quindi possibile concludere che lo stato di distonia neurovegetativa a prevalenza ortosimpatica, potenziale fattore predisponente all’insorgenza della malattia di Ménière, non rappresenta un elemento significativo nell’ambito dell’eziopatogenesi della VPPB.