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Otorinolaringologia 2007 December;57(4):207-17
Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
La riabilitazione nella vertigine parossistica posizionale benigna laterale
Salami A., Dellepiane M., Mora R.
Clinica ORL, Università degli Studi di Genova, Genova, Italia
Da diversi anni, numerosi Autori trattano la vertigine parossistica posizionale benigna del canale semicircolare laterale con manovre volte a conseguire una rapida risoluzione della patologia, garantendo la massima compliance e limitando al minimo la sintomatologia vertiginosa durante l’esecuzione delle singole manovre. L’iter diagnostico è finalizzato a determinare il canale semicircolare interessato, individuando il lato affetto sia nelle forme geotrope che apogeotrope. Le manovre terapeutiche si basano su tre meccanismi: 1) scivolamento dei detriti otoconiali fuori dal canale, tramite rotazioni di “barbecue” (sfruttando l’inerzia del detrito, più pesante dell’endolinfa, rispetto al movimento del canale); 2) brusca fuoriuscita dei detriti tramite violente decelerazioni sul piano del canale; 3) lenta uscita dei detriti dal canale laterale per sedimentazione. Durante la fase riabilitativa-terapeutica, che si avvale di numerose manovre liberatorie (Baloh, Brandt-Daroff, Epley, Fife, Gufoni, Lempert, Mosca, Nuti, Vannucchi-Asprella e altre), è indicato verificare l’effettiva progressione in senso ampullifugo del materiale otoconiale: il controllo videonistagmografico del nistagmo evocato dalle varie fasi della terapia consente di rilevarne l’efficacia. I dati della letteratura evidenziano come, posta la diagnosi, le manovre liberatorie secondo Gufoni o Vannucchi-Asprella risultino particolarmente efficaci. Le manovre con rotazione tipo “barbecue” sono maggiormente utili a trasformare il quadro apogeotropo in quello geotropo, ma meno risolutive, rispetto alle precedenti, nella remissione della patologia. La posizione liberatoria coatta è da ritenersi utile nei casi in cui la sintomatologia vagale non consente l’esecuzione di ulteriori manovre.