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REVIEW   

Otorinolaringologia 2006 September;56(3):137-43

Copyright © 2006 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Personal experience with endoscopic management of posterior epistaxis

Durr D. G.

Division of Otolaryngology, Department of Surgery Anna-Laberge Hospital Center Châteauguay, Quebec, Canada


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Obiettivo. Le recenti pubblicazioni hanno enfatizzato l’utilizzo dell’elettrochirurgia, del clipping vascolare sfenopalatino e delle tecniche endoscopiche per il trattamento dell’epistassi posteriore. Con l’avvento dell’endoscopia, il trattamento chirurgico dell’epistassi posteriore si è spostato dal legamento mascellare interno al controllo dell’arteria sfenopalatina per via endoscopica. Questa revisione introduce la mia esperienza personale circa l’approccio elettrochirurgico per via endoscopica nei pazienti con epistassi posteriore idiopatica. Questo approccio combina tre o più delle seguenti tecniche: cauterizzazione selettiva della branca per via endoscopica, cauterizzazione per via endoscopica dell’arteria sfenopalatina e cauterizzazione nasale posteriore per via endoscopica. Questo approccio è stato utilizzato in un reparto ospedaliero di otorinolaringoiatria per oltre 7 anni, nel periodo compreso tra il 1999 e il 2005.
Metodi. I dati presentati in questa revisione si basano sulla mia esperienza su 17 pazienti trattati in un periodo di 35 mesi (2000-2003) e seguiti in modo prospettico. Discuterò la tecnica chirurgica, il decorso dei pazienti e le implicazioni di tale pratica chirurgica.
Risultati. L’epistassi posteriore di tutti i 17 pazienti è stata gestita con elettrochirurgia per via endoscopica. Alla fine dell’intervento chirurgico non è stato posizionato alcun tampone. In tutti i pazienti l’intervento ha avuto pieno successo e non vi sono state recidive di epistassi. I pazienti sono stati dimessi il giorno successivo all’intervento, salvo che in 3 casi che hanno avuto necessità di un’ulteriore valutazione medica.
Conclusioni. Questa tecnica gestionale dell’epistassi posteriore è di facile esecuzione e garantisce il pieno successo del trattamento dei casi gravi.

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