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Otorinolaringologia 2003 December;53(4):159-64
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Le otoemissioni acustiche nello screening uditivo neonatale. Nostra esperienza
Taurozzi N. 1, Monici M. M. 1, Gaudelli R. 1, Truzzi M. 1, Sivelli C. 1, Pizzi P. 1, De Caria A. R. 2
1 U.O. di Otorinolaringoiatria Ospedale «Carlo Poma», Mantova 2 Centro Ricerche e Studi Amplifon, Milano
Obiettivo. Lo scopo di questo studio è di valutare la validità della metodica con otoemissioni acustiche in uno screening di massa, che viene tuttora eseguito dal Servizio di Audiologia dell’U.O. di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale «C. Poma» di Mantova su tutti i nuovi nati, con l’obiettivo di verificare la specificità del sistema e di ridurre al minimo il numero dei falsi allarmi senza inficiarne l’attendibilità.
Metodi. Presso il Servizio di Audiologia dell’U.O. di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale «C. Poma» di Mantova, da luglio 2000 a giugno 2002, sono stati sottoposti a screening audiologico, mediante TEOAE, 2864 neonati, che rappresentano il 100% dei nuovi nati nei 24 mesi di osservazione. I soggetti testati comprendevano sia i nati a termine (2448 soggetti), sia i nati pretermine o patologici ricoverati presso l’Unità Operativa di Patologia Neonatale (416 soggetti). La registrazione delle TEOAE è stata eseguita con Echoport-Othodynamics ILO 288 Analyzer e con modalità Quickscreen.
Risultati. Dei 2448 neonati fisiologici solo lo 0,53% è risultato «fail» al III step, con 2 ABR patologici pari allo 0,08%. Dei 416 neonati «patologici», solo il 3,4% è risultato fail al III step, con 6 ABR patologici pari all’1,4%.
Conclusioni. Le otoemissioni si sono dimostrate un test affidabile che consente di individuare in maniera oggettiva i soggetti con funzione uditiva integra rispetto a quelli ipoacusici con facilità e rapidità di esecuzione e con un basso costo sia economico che di risorse umane.